VIDEO | Dieci le piantagioni individuate dai carabinieri in una zona impervia di Nardodipace, nelle Serre vibonesi. Una volta immesso sul mercato, lo stupefacente avrebbe fruttato circa 500mila euro
Il comune è uscito da un lungo periodo di commissariamento lo scorso 6 novembre con l’elezione del sindaco Antonio De Masi. E tra nuovi sospetti di mafiosità il sindaco denuncia: i commissari non hanno pagato le bollette
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso degli ex amministratori di Nardodipace, nel Vibonese, ritenuti responsabili dello scioglimento per infiltrazioni mafiose degli organi elettivi decretato nel 2011. Viene così sancita la loro definitiva incandidabilità
La decisione è stata presa accogliendo la proposta del ministro dell'Interno Marco Minniti, tenuto conto che non risulta ancora conclusa l'azione di risanamento delle istituzioni locali
Chiudono le scuole, chiude la Calabria. L’ultimo decennio, servito solo ad arricchire strani professionisti senza patria, si è rivelato talmente una perdita di tempo inutile, tanto da non aver visto neanche lo spiraglio dell’agognato cambiamento promesso da sedicenti Robin Hood.
Romano Loielo è stato reintegrato nelle funzioni di sindaco. Era stato arrestato nell’ambito dell’operazione ‘Uniti per la truffa’ per una presunta truffa ai danni delle Regione, dello Stato e dell’Unione Europea
Romolo Tassone, figlio di un presunto boss, è tornato in libertà. Tassone era stato arrestato insieme al sindaco e ad altre due persone, per una presunta truffa aggravata ai danni della Comunità europea.
E' la terza nell'ultimo decennio. La decisione del prefetto Bruno in forza alla Legge Severino. Nell'ex Comune più povero d'Italia il sindaco è stato arrestato e sospeso dall'incarico. Era stato rieletto dopo lo scioglimento per mafia.
Lo ha deciso il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, in seguito al coinvolgimento al coinvolgimento di Loielo, nell’inchiesta ‘Uniti nella truffa’