Le indagini avrebbero consentito di individuare un complesso residenziale nella cittadina del Trapanese, che sarebbe stato frequentato dall'ex latitante nei mesi precedenti l'arresto
Giovanni Franco Becchina, accusato di aver finanziato la latitanza del capomafia, è finito nel mirino della Dia. Appartenevano a lui le anfore tardo-romane e gli altri reperti con scene mitologiche
Viaggi a San Luca per gli emissari di un gruppo legato a Messina Denaro: avrebbero dovuto aiutare il clan Nirta con una montagna di banconote «del ’94». L’affare sfuma ma i siciliani considerano importante l'alleanza: «Questi hanno 5mila uomini a disposizione, arrivano pure in Camerun»
VIDEO | La prima puntata di Mammasantissima si apre con la ricostruzione dell’arresto del Capo dei capi. L’eterna lotta tra il Bene e il Male nelle parole dei magistrati messe a confronto con quelle dell’ex superlatitante
VIDEO | Dopo l’arresto, l’ex latitante proverà a scaricare la colpa della morte del dodicenne su Giovanni Brusca, ma il gip lo inchioda così: «A Firenze ne hai ucciso di più piccoli». La prima puntata di Mammasantissima è un tuffo nella stagione più buia dello stragismo mafioso
Lo ha rivelato il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia durante un incontro con gli studenti: «Confidava sul fatto che le forze dell'ordine avessero sue foto vecchie di anni»
Una foto ritrae i due boss in platea. Allora latitanti, erano in missione per conto di Totò Riina. Il giornalista qualche mese dopo scampò a un attentato
L’uomo che predisse l’arresto di Messina Denaro è accusato di calunnia nei confronti di Massimo Giletti e del sindaco Cerasa. Disposti i domiciliari, ma la parola passa alla Cassazione. No dei giudici all’arresto per l’accusa di aver favorito Berlusconi e Dell’Utri nell’elusione delle indagini sulle stragi del 1993
Don Giuseppe Alcamo definisce «fratelli» il Presidente emerito della Repubblica e il boss di Cosa Nostra, scomparsi a distanza di pochi giorni. «Per loro inizia una nuova tappa della vita, al cospetto di Dio»
Le parole di Nicola, fratello del bambino rapito da Cosa Nostra nel 1993: «È una ferita che si riapre sempre, un segno che rimane a vita. Era solo un bambino»
La parabola del boss di Cosa Nostra: dal lusso della giovinezza alla spavalderia della latitanza. In mezzo stragi, omicidi, amori e quel rapporto controverso con la vita, Dio e la Chiesa. L’ultima sfida allo Stato poco prima della morte
Si trovava all'ospedale de l'Aquila dove era ricoverato in una stanza blindata per via di un tumore al colon. Pochi giorni fa era stato dichiarato in coma irreversibile, al suo capezzale la figlia
Il boss di Cosa Nostra tenta di allontanare da sé le responsabilità per l’omicidio del figlio del pentito: «Questa situazione mi dà fastidio, è la cosa a cui tengo di più. Non c’entro. Al più mi devono appioppare il sequestro di persona» (ASCOLTA L'AUDIO)
Nel lungo interrogatorio davanti ai pm di Palermo, il boss spegne ogni speranza di collaborazione e prende le distanze da Bernardo Provenzano. Poi si giustifica: «L’imprecazione contro Falcone? Non ce l’avevo con lui»
Ai domiciliari un carabiniere e un consigliere comunale di Mazara del Vallo accusati di accesso abusivo al sistema informatico, violazione del segreto d'ufficio e ricettazione
Il pm che ha arrestato il boss parla davanti alla commissione antimafia: «Non ha mai governato l’organizzazione. È l’ultimo stragista». E ridimensiona il ruolo avuto dalla massoneria
VIDEO-FOTO | Il centro cosentino ai piedi della Sila ha onorato il magistrato con un toccante Consiglio comunale: «Qui ci sono le mie radici». Poi la battuta amara: «Per arrivare da queste parti c’è la stessa strada di 50 anni fa» (ASCOLTA L'AUDIO)
Grazie agli stretti legami con i clan calabresi, il boss si sarebbe rifugiato tra Lamezia Terme e Cosenza. Qui avrebbe portato avanti diversi affari legati al traffico di droga e anche alla realizzazione di un villaggio turistico