Nelle pagine del suo nuovo arresto per l'omicidio di Fortunata Fortugno e il ferimento di Demetrio Logiudice "u boi", il neo collaboratore di giustizia svela dinamiche criminali del quartiere di Gallico di Reggio Calabria e soprattutto fa nomi e cognomi delle frange createsi all'indomani dei vuoti di potere. Un viaggio mafioso che inizia dal suo "battesimo", passa per l'omicidio del congiunto e finisce nella leadership ereditata dal nipote Paolo
Argomento: MARIO CHINDEMI
Le nuove dichiarazione del collaboratore tracciano un movente diverso per l'agguato in cui perse la vita l'innocente Fortunata Fortugno e rimase ferito Demtrio Logiudice
VIDEO | Parla il collaboratore di giustizia Mario Chindemi che di quella tragica notte, in cui morì Fortunata Fortugno, appartata insieme a Demetrio Logiudice (per gli investigatori vero obiettivo dei killer), fornisce una nuova chiave di lettura indicando anche nuovi complici. Una versione che non convince però gli inquirenti. Un tentativo di coprire il nipote Paolo?
La sua impronta rinvenuta dagli inquirenti sul luogo in cui venne uccisa Fortunata Fortugno e ferito Demetrio Logiudice. A seguito dell’operazione De bello gallico, il 51enne aveva ammesso le proprie responsabilità
VIDEO | Le sue dichiarazioni potrebbero rappresentare la chiave di volta per una serie di inchieste portate avanti su delitti messi a segno nei quartieri della zona nord della città
Si tratta di Mario Chindemi in carcere attualmente per l'omicidio di Fortunata Fortugno
Si tratta di Mario Chindemi, in carcere nell'ambito dell’inchiesta sull'omicidio di Fortunata Fortugno, compagna del boss Demetrio Logiudice