Tutti sono ritenuti a vario titolo responsabili di una serie di omicidi con l’aggravante del metodo mafioso, commessi nel corso di una faida che insanguinò la cittadina reggina tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni 2000, con l’uccisione di 5 persone
Destinatari del provvedimento soggetti riconducibili alla famiglia Marando, cosca della 'ndrangheta egemone per anni in Piemonte facente parte della consorteria Perre-Marando-Agresta, strettamente legata alla famiglia dei Barbaro di Plati'