La Giulietta nera era in un garage del figlio di Giovanni Luppino, l'incensurato imprenditore agricolo che ha accompagnato il padrino di Castelvetrano alla casa di cura ed è stato arrestato con lui
Argomento: MAFIA - Pagina 6
Pubblicata la relazione della Commissione parlamentare antimafia sulla morte dell’urologo siciliano classificata come suicidio. Sullo sfondo le cure al boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano, l’ombra dei servizi segreti e di Aiello “faccia di mostro”
Il superboss avrebbe dovuto prendere parte all’udienza in programma questa mattina nell’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, dove si sta svolgendo il procedimento per le stragi di Capaci e via D’Amelio. Il procuratore: «Che collabori lo speriamo tutti, ma nessuno di noi può saperlo»
Circa 20 carabinieri fecero irruzione in un appartamento che però risultò vuoto. Molti indizi suggeriscono che stessero cercando proprio l’ultimo Padrino siciliano che forse in quel momento si trovava sempre nel Cosentino ma in un'altra zona tra la costa ionica e l’entroterra. Ecco cosa accadde in quei giorni
Il professionista è stato medico di base per decenni a Campobello di Mazara. Intanto il vero Andrea Bonafede è stato interrogato dai carabinieri
Era il 23 novembre del 1993 quando un commando di mafiosi travestiti da poliziotti andò a prelevare il bambino che si allenava in un maneggio. L'intento era costringere il padre a interrompere la collaborazione con la giustizia
L’ex sottosegretario e senatore interviene anche sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia molto vicino ai fratelli Graviano Salvatore Baiardo: «No, non è preveggenza, parla di cose di cui è informato»
Nell’abitazione trovati abbigliamento di lusso, arredamento ricercato, un frigo pieno di cibo ma niente armi. Gli inquirenti: «Abitava lì da almeno sei mesi»
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Avrebbe ricevuto tre dosi di siero, tra marzo e dicembre 2021, nel suo paese d’origine a Castelvetrano, nel Trapanese
Il collaboratore di giustizia molto vicino ai fratelli Graviano nel novembre scorso aveva anche ventilato l’ipotesi che il latitante si sarebbe potuto consegnare per «un arresto clamoroso» in cambio di benefici di pena per qualche sodale all’ergastolo
VIDEO | Il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia ha annunciato in conferenza stampa l’intenzione di chiedere l’applicazione delle misure carcerarie più rigide riservate ai detenuti di mafia
VIDEO | L’esultanza dei cittadini presenti all’operazione che ha portato alla fine della latitanza trentennale del boss mafioso ricorda quanto avvenne con la cattura del killer più spietato di Cosa nostra
È quanto si è appreso in ambienti della struttura sanitaria La Maddalena di Palermo, dove il superlatitante di Cosa nostra in passato era stato operato sotto falso nome
Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto: «Grazie ai carabinieri del Ros e agli uomini dello Stato che hanno reso possibile questa cattura». Mattarella si complimenta con Piantedosi e con l'Arma
Il boss di Sant'Onofrio nel Vibonese risulta adesso tra i ricercati più pericolosi nella lista del ministero dell'Interno. Il 48enne è accusato di associazione mafiosa e omicidio aggravato