Nors Manlapaz ha ammesso di essere entrata nella stanza e aver contribuito a ripulire l’appartamento dal sangue della ragazza. Ma la sua versione, come quella del figlio, non convince gli inquirenti. Le celle, le tracce ematiche e i tempi del delitto raccontano una storia diversa. E ora il sospetto è che l’intera famiglia sapesse, o peggio, abbia aiutato
La donna interrogata in Questura. A dare la notizia l’avvocato del 23enne arrestato per l’assassinio della ragazza: «Il padre non verrà ascoltato oggi, non era in casa»
Il ragazzo 23enne è stato incastrato anche dai tabulati e dalle celle telefoniche del cellulare della vittima, utilizzato anche nei giorni della sua scomparsa