Dopo 16 mesi in carcere e 20 giorni ai domiciliari in Ungheria, l'insegnante accusata di aver aggredito alcuni neonazisti è rientrata a Monza. Il processo a Budapest è stato sospeso ma potrebbe proseguire
La polizia ungherese ha appena lasciato il suo domicilio a Budapest. La richiesta era stata depositata dal suo avvocato Gyorgy Magyar subito dopo l'elezione come eurodeputata con Avs
È arrivata in tribunale in taxi, insieme con i suoi genitori. Oggi è prevista la terza udienza del procedimento a suo carico. La 39enne milanese è accusata di aver aggredito dei militanti di estrema destra
Il leader dei Verdi aveva inizialmente smentito l'indiscrezione, ora la conferma: «Nostro gesto per denunciare metodi incivili di detenzione e innescare una battaglia affinché l'Ue difenda i principi dello Stato di diritto»
Secondo Il Foglio oggi stesso la militante antifascista detenuta in Ungheria sarebbe in procinto di firmare per accettare la candidatura. Ma il leader dei Verdi nega
Su X le dichiarazioni di Zoltan Kovacs, portavoce del governo di Budapest: «Nessun gruppo di estrema sinistra dovrebbe vedere il nostro Paese come una sorta di ring di pugilato dove arrivare e pianificare di picchiare qualcuno a morte»
Il capo dello Stato aveva chiamato sabato il padre Roberto. La 39enne è in carcere da più di 13 mesi a Budapest con l'accusa di aver partecipato a due aggressioni nei confronti di militanti di estrema destra
Ieri il padre della 39enne detenuta a Budapest da oltre un anno aveva scritto al presidente della Repubblica per chiedergli di intervenire con Orban e per smuovere il governo italiano
La 39enne milanese è entrata in aula ancora con manette e guinzaglio come nell'udienza del 29 gennaio. I legali e gli amici minacciati da un gruppo di estremisti di destra all'arrivo in tribunale