Giovanni Pecora, Rosy Canale, ora Claudio La Camera. Tutti paladini dell’antimafia passati dalle stelle della difesa del nobile principio di legalità alle stalle di procedimenti penali connessi con la loro attività istituzionale
La Corte d’Appello di Reggio ha condannato Giovanni Pecora riconoscendo il suo reato di diffamazione aggravata ai danni del cronista costituito parte civile