Nell’ambito dell’inchiesta “Fish e drug” denunciate 41 persone. Gli indagati dovranno rispondere anche di tentata estorsione
Argomento: ESTORSIONE - Pagina 2
NOMI | L'incendio all'azienda Sposato risale al 3 luglio scorso. Le persone finite in manette sono accusate di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso
È comparso questa mattina dinnanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia e ha risposto ad ogni domanda respingendo ogni addebito. È accusato di tentata estorsione
Sono in totale cinque gli indagati per tentata estorsione nei confronti di Vincenzo Falbo, proprietario di alcune villette nel villaggio Carrao di Cropani Marina
L’uomo è finito ai domiciliari in un’inchiesta in cui sono coinvolte 16 persone. Secondo l’accusa avrebbe anche favorito la prostituzione di diverse donne straniere (ASCOLTA L'AUDIO)
L'indagine è stata coordinata della locale Direzione Distrettuale Antimafia. I fatti risalgono al 28 aprile scorso quando i due si sono recati nella struttura per imporre la richiesta a uno dei dipendenti
A fornire riscontro alle accuse c'è anche il collaboratore di giustizia Santino Mirarchi. Rinviata l'udienza preliminare per consentire l'acquisizione degli accertamenti tecnici
A poco più di una settimana dall’apertura del locale, al titolare sarebbe giunta la richiesta di pagare una tangente mensile di 250 euro come contributo per supportare le famiglie dei detenuti. Dapprima rifiutò poi per «quieto vivere» accettò di cedere merci e altre regalie
I carabinieri hanno beccato l'autore dell'estorsione in flagranza dopo che la vittima, un uomo catanzarese, aveva sporto denuncia. Il soggetto indagato è stato trasferito in carcere
In carcere sono finiti un 21enne e una 29enne. La vittima, avrebbe consegnato loro fino a 10 mila euro, dopo aver ricevuto minacce e subito anche un accoltellamento a scopo intimidatorio
Dovranno scontare pene residue comprese tra un anno e mezzo circa e 4 anni e 4 mesi circa. Dopo aver ricevuto un'auto rubata avrebbero chiesto al proprietario il pagamento di 3mila euro per la sua restituzione
Si sarebbero recati più volte nei cantieri sollecitando gli imprenditori a "mettersi in regola" con la cosca locale. Le indagini sono partite grazie alle denunce delle vittime e si sono avvalse di intercettazioni e sistemi di videosorveglianza
Il provvedimento scaturisce dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile a seguito di una lunga serie di episodi subiti da un imprenditore. Uno dei 5 soggetti è finito in carcere, mentre gli altri 4 ai domiciliari
Le indagini partite nel 2017 a seguito di diversi incendi di auto. Al vertice c'era Giuseppe Tarcisio, legato a Vincenzo Tarcisio, condannato nel 2017 per associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto vicino alla cosca Giampà
La donna pretendeva continue somme di denaro. Le vittime stanche delle vessazioni avevano deciso di non assecondare più tali richieste subendo delle gravi ritorsioni