È arrivato il giorno atteso dal 1968, quando la Cassa depositi e prestiti affidò la progettazione dello sbarramento sul torrente che avrebbe garantito il rifornimento idrico alla provincia di Reggio. Un percorso irto d’ostacoli e zeppo di promesse puntualmente tradite. Ora tutti corrono a intestarsi il risultato, ma dovrebbero limitarsi ad aprire i rubinetti e chiedere scusa ai calabresi. Ecco protagonisti e costi decuplicati di un'opera aspettata per 50 anni