Si tratta di Gianni e Pasquale Remo. Secondo gli inquirenti avrebbero beneficiato della vicinanza della cosca Labate conosciuta nello Stretto con il soprannome “Ti mangiu”
Si tratta di Gianni e Pasquale Remo. Secondo gli inquirenti avrebbero beneficiato della vicinanza della cosca Labate conosciuta nello Stretto con il soprannome “Ti mangiu”
La sconvolgente testimonianza di un imprenditore ai magistrati della Dda di Reggio Calabria su un’estorsione folle della cosca Labate. La paura di essere ucciso e l’impotenza di fronte al boss latitante
È inquietante lo spaccato che emerge dalle carte dell’inchiesta “Heliantus”. Nomi e cifre delle estorsioni dovevano rimanere segrete. E per farlo non si esitò a coinvolgere la minore con la complicità dei genitori
Il 49enne, noto nel settore del commercio di prodotti casalinghi e alimentari è stato coinvolto nel maggio scorso nell’operazione “Fata Morgana”. Fatta luce sul rapporto di vicinanza con la cosca Labate
La cosca Labate, egemone nella zona sud di Reggio Calabria, aveva il controllo assoluto della gestione delle attività economiche, con particolare riferimento al settore del commercio della carne, oltre che a quello dell'edilizia e del movimento terra
Pietro Labate, esponente di vertice dell’omonima cosca, è stato arrestato per il reato di intralcio alla giustizia aggravato dalle finalità nonché dalle modalità mafiose
Le indagini della Dia hanno permesso di accertare una sproporzione tra i redditi dell'uomo e del suo nucleo familiare, rispetto agli ingenti investimenti effettuati nel settore immobiliar