Sigilli a beni mobili e immobili che sarebbero stati accumulati nel tempo soprattutto con i proventi derivanti da prestiti con tassi usurai. Confiscate ville e quote societarie
Colpito dal decreto Vitaliano Grillo Brancati, originario di Villa San Giovanni, arrestato nell’ambito dell’operazione “Meta”. Era stato assolto dai reati di concorso esterno in associazione mafiosa e di turbata libertà degli incanti
Il provvedimento, che conferma il sequestro anticipato dei beni avvenuto nel 2016, riguarda anche due ville entrambe costruite senza alcuna autorizzazione
Tripodi è considerato elemento di vertice della cosca mafiosa “Sia-Procopio-Tripodi”, operante nell'area ionica soveratese e collegata alla cosca dei Vallelunga di Serra San Bruno. Sigilli a beni per 5 milioni di euro
Le indagini condotte dalle fiamme gialle hanno consentito di mettere in luce la pericolosità dell’indagato. Il valore del bene si attesta sulle 300 mila euro
L’impresa in questione, in particolare, pur presentando la prescritta dichiarazione dei redditi e dell’Iva, aveva omesso di indicare i ricavi conseguiti, i quali sono stati ricostruiti dai finanzieri attraverso l’analisi della documentazione
Le indagini della Guardia di finanza di Lamezia hanno consentito di mettere ancora in luce la pericolosità sociale dell'uomo, la sua appartenenza ad una agguerrita organizzazione ‘ndranghetistica e la dedizione al compimento di gravi reati
Confiscate anche due ville e tre autovetture. Il provvedimento ha riguardato anche l’applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a carico dei due indagati
L’attività investigativa ha evidenziato l’assoluta egemonia del clan, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica
Destinatari del provvedimento Davide Orlando e Roberto Piacente entrambi arrestati e condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito dell'operazione “Piana”
Destinatario del provvedimento Alfonso Brandimarte, ex dipendente del porto di Gioia Tauro arrestato nel 2014 perché ritenuto elemento di spicco di un'organizzazione dedita all'importazione di cocaina