Il resort crotonese finisce tra i beni confiscati nell’operazione condotta dalla Dia di Palermo. Sigilli all’impero degli eredi dell'imprenditore Carmelo Patti che avrebbe avuto rapporti con Matteo Messina Denaro
Il provvedimento ha colpito Ciriaco Luigi Carrozzino di Cosenza. Secondo gli inquirenti curava gli affari della cosca nell'ambito del gioco online illegale
Giuseppe Nucera, soprannominato zio Pino, nel 2001 è stato condannato perché ritenuto organico alla cosca facente capo a Giuseppe Caridi. Nel 2014 una nuova condanna per associazione mafiosa
Il provvedimento emesso dal tribunale della città bruzia applicato nei confronti di un sodalizio di professionisti operanti nel settore della compravendita immobiliare e di autoveicoli
VIDEO | Giuseppe Stefano Tito Liuzzo è stato condannato per associazione mafiosa come appartenente alla cosca Rosmini. Il provvedimento eseguito dalla Guardia di finanza della città dello Stretto
Michele Labate è considerato esponente di vertice della cosca con il fratello Pietro. Confiscati complessi aziendali, 62 beni immobili e disponibilità finanziarie per 33 milioni di euro
VIDEO - Sigilli su ditte, immobili, tre distributori di carburante e quote azionarie. I componenti della nota famiglia mafiosa dietro le bombe di Capaci e via D’Amelio, l’omicidio di don Pino Puglisi e gli agguati ai carabinieri
Pur ristretto ai domiciliari, continuava riciclare i proventi di origine illecita, utilizzando numerose società a lui riconducibili. Le attività portate avanti dalla Dia di Torino
L’uomo, deceduto nel 2007, era membro della Nuova camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e a capo del “locale” di Sibari. Sequestro del valore di 5 milioni di euro
Colpiti dal provvedimento due professionisti crotonesi, attivi nel settore della lavorazione del legname e in quello turistico-alberghiero, ritenuti contigui alla cosca “Grande Aracri” di Cutro
Per gli inquirenti l'imprenditore sarebbe riuscito a mettere da parte illecitamente un patrimonio del valore di 200 milioni di euro. I candidati con Salvini e Casapound
L'indagine, avviata nell'anno 2011, ha permesso di accertare un patrimonio illecitamente acquisito pari a 200 milioni di euro. Sigilli a società, terreni e mezzi
La presidente del coordinamento antimafia coinvolta nell’inchiesta sull’utilizzo dei fondi associativi chiede inoltre un incontro al prefetto di Vibo Longo