La prima inchiesta sui terreni risale a quasi 50 anni fa e racconta la nascita della ’ndrangheta imprenditrice. Ecco come il business sorto intorno al Centro siderurgico e allo scalo merci ha dato il via all’ascesa del più potente clan del Vibonese. Tutto inizia con l’acquisizione di 32 appezzamenti da mettere a disposizione delle ’ndrine del Reggino
Patrizia, Claudia e Valeria Giofrè: «Tutto sarà valutato nel rispetto della legalità, non vogliamo essere accostate alla criminalità organizzata soltanto per il grado di parentela»
L’ad della Stretto di Messina sul caso dei terreni intestati a parenti dei boss: «Valuteremo i passaggi di proprietà delle aree interessate». Bonelli (Avs): «Indaghino la Dda e la Commissione parlamentare antimafia»
Nell’area del Vibonese arriveranno indennizzi per i terreni della figlia e di alcune nipoti dello storico boss “don Ciccio”. E anche di un imprenditore condannato a 18 anni per mafia nel processo Rinascita Scott. L’area era già stata utilizzata all’epoca della realizzazione del porto di Gioia Tauro