I ritrovamenti da parte dei carabinieri e dei cacciatori di Calabria a Ciminà, durante una serie di perquisizioni e rastrellamenti nelle zone impervie pre-aspromontane
Durante una perquisizione domiciliare i carabinieri hanno notato che all'intercapedine del manufatto si accedeva tramite un pannello in mattoni a scorrimento, con congegno di apertura elettrico. E' probabile che il rifugio sia stato utilizzato proprio da Rocco Bellocco durante la latitanza
Entrambi i bunker erano dotati di impianto elettrico e di areazione e vi si accedeva tramite una botola in cemento armato. In corso le indagini degli inquirenti
La natura abusiva e la sua possibile destinazione a scopi illeciti ha portato al sequestro del manufatto ed alla denuncia in stato di libertà del proprietario