Alla base dell’insofferenza che i vertici del clan avevano maturato nei confronti Di Leo, genero del presunto boss Antonino Bonavota, alcune posizioni ritenute d’ostacolo al predominio della ‘famiglia’ nell’organigramma del clan
Alla base dell’insofferenza che i vertici del clan avevano maturato nei confronti Di Leo, genero del presunto boss Antonino Bonavota, alcune posizioni ritenute d’ostacolo al predominio della ‘famiglia’ nell’organigramma del clan