Stamattina la notifica del provvedimento. L'ex candidata a sindaco dovrà rinviare il suo debutto in Consiglio a causa della condanna in primo grado per il "caso Miramare"
VIDEO | Il candidato del centrodestra ed i big a testa bassa contro Falcomatà: «Ha distrutto la città e rischia la sospensione per la legge Severino». Sulla squadra di governo: «Professionisti in ruoli chiave, basta ai compagni del calcetto» (ASCOLTA L'AUDIO)
L'ex candidata a sindaco nega il suo appoggio a Falcomatà e Minicuci e chiarisce: «Ricevute diverse richieste, ma non avrei la libertà di agire. Avrei rivoluzionato il sistema»
Già assessore ai Lavori pubblici, è componente della Segreteria nazionale del Partito democratico. È tra i nove candidati in vista delle amministrative nella città dello Stretto
In riva allo Stretto incombono le elezioni di primavera. Da sinistra i principali ostacoli per il sindaco uscente vengono dalle candidature di Pazzano e Liotta, ma preoccupano anche i movimenti dell'ex assessore Marcianò. Centrodestra in stand by
L’ex assessore dopo la sentenza rompe il silenzio e conferma: «Si va avanti a testa alta». Si candiderà? Intanto le motivazioni creano non poche preoccupazioni al sindaco che rischia di uscire con le ossa rotte dal dibattimento che inizierà il prossimo 17 ottobre
Caso Miramare, le motivazioni della sentenza con cui è stato condannato l’ex assessore: «Proposte modificare per vestire di apparente legalità un favore fatto a Zagarella». Ed emergono profonde divergenze in seno alla Giunta
Dopo l'arresto di Nicolò, Giorgia Meloni invia in riva allo Stretto il commissario Edmonto Cirielli. Ulteriore modo per dimostrare che le decisioni saranno assunte a Roma insieme alla Lega con buona pace degli scopellitiani e di Fi. Nel centrosinistra in discussione la ricandidatura di Falcomatà che potrebbe vedere il suo destino legato a quello di Oliverio
La condanna dell'ex assessore alla Legalità del Comune di Reggio indebolisce la posizione di Giuseppe Falcomatà e della sua giunta che correranno da qui in avanti con una inquietante spada di Damocle sulla propria testa. A destra invece praticamente si autoelimina uno degli aspiranti candidati sindaco
I reati contestati sono, a vario titolo, di abuso d'ufficio e falso. L’ex assessore di Reggio Calabria, che ha scelto il rito abbreviato, è indagato insieme a quasi tutta l’ex giunta Falcomatà
L’ex assessore di Reggio Calabria, che ha scelto il rito abbreviato, è indagato insieme a quasi tutta l’ex giunta Falcomatà. I reati contestati sono, a vario titolo, di abuso d'ufficio e falso
L’ex assessore di Reggio Calabria è indagato insieme a quasi tutta l’ex giunta Falcomatà. I reati contestati sono, a vario titolo, di abuso d'ufficio e falso
In pieno fermento le manovre dei partiti in vista delle prossime amministrative. Lo schieramento di centrodestra è ancora lontano dal trovare un accordo. Dopo i passi falsi di Forza Italia, la Lega individua un candidato in grado di sfidare Falcomatà. Anche se ogni decisione sarà rinviata al dopo elezioni europee
Renzi l'aveva voluta nella segreteria nazionale del partito compromettendo i rapporti con il primo cittadino di Reggio. A distanza di un anno l'ex assessore ai Lavori pubblici formalizza il suo addio. Potrebbe sfidare proprio il sindaco alle prossime comunali e nel centrodestra gli altri aspiranti affilano le armi
Il sindaco è accusato di abuso d'ufficio e falsità materiale e ideologica per la concessione dell'immobile all'amico Paolo Zagarella. Si salva solo l'ex assessore Neto, assente il giorno della delibera. Ora tutti rischiano il processo
Al ministro dell'Interno dovrebbe essere chiesto di correre a Reggio nell'uninominale. I precedenti, però, sono tutti negativi. E i democrat spaccati potrebbero consegnarsi alle truppe del centrodestra. Sullo sfondo le manovre per il prossimo congresso
Assenza pesanti all'Assemblea provinciale del Partito democratico voluta dal commissario Puccio. Nuove tensioni nel partito reggino. Si rivedono Demetrio Naccari e Massimo Canale
Il fronte più tranquillo dovrebbe essere il centrodestra, tranne qualche tensione su Catanzaro. L’alleanza con AP restringe gli spazi nel PD. La guerra fredda tra Lotti e Boschi potrebbe riservare qualche sorpresa in Calabria. Nervosismi sulla candidatura della Marcianò che, sempre su indicazione di Renzi, potrebbe favorire l’ascesa di Anna Rita Leonardi