Nessuna sentenza racconta che la morte dell'educatore carcerario fu decisa per continuare a tenere nascosti i rapporti fra 'ndrangheta e servizi. Una relazione strutturata oggi al centro del processo 'Ndrangheta stragista
Nessuna sentenza racconta che la morte dell'educatore carcerario fu decisa per continuare a tenere nascosti i rapporti fra 'ndrangheta e servizi. Una relazione strutturata oggi al centro del processo 'Ndrangheta stragista
Il fratello Stefano scrive al ministro della Giustizia Bonafede e al Capo dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini affinché sia fatta luce sulla morte dell'educatore carcerario ad Opera avvenuta l'11 aprile 1990