L’arma serviva ad una terza persona ma si è inceppata ed è sostituita con un’altra usata in precedenza per danneggiamenti e per una sparatoria in piazza a Vibo Valentia
Giuseppe Pugliese Carchedi è stato ucciso nell'agosto del 2006. Nell'aula bunker il pentito parla delle due relazioni sentimentali intrattenute contemporaneamente dal giovane, delle minacce ricevute dal suocero Enzo Barba e del contrasto con i Piscopisani
Il pentito parlando dei Bonavota aggiunge: «Sono presenti a Genova, a Roma e in un paese vicino Toronto, in Canada. Questo lo appresi negli anni 2000 da Fortunato Mantino»
I retroscena dell'omicidio raccontati dal collaboratore nel corso nel maxi processo: «Quella sera non ero lì per puro caso. Dissi a mia madre che andavo a cena da Enzo Barba e lei fece il macello. Così decisi di restare a casa»
I profili di Marco Pardea, Marco Ferraro e altri: attentati incendiari, agguati e doti di ‘ndrangheta. Prosegue l’esame di uno dei collaboratori chiave del maxiprocesso
Dal riconoscimento della cosca grazie ai mammasantissima di Polsi alle alleanze con le altre famiglie: «L’uscita dal carcere di Luigi Mancuso ha cambiato tutto, lui non ha alcuna cosca nemica»
Le dichiarazioni del collaboratore nell'ambito del maxiprocesso che racconta anche dell’agguato degli anni 2000: l’ordine fu di “Scarpuni”, a sparare Giuseppe Loielo assieme ad un altro ragazzo di Soriano, Nazzareno Colace fece da autista
Il collaboratore di giustizia ricostruisce la scomparsa di Nicola Lo Bianco ed i sospetti del clan sull’imprenditore, titolare del Cin cin bar a Vibo Valentia e fra i principali imputati del maxiprocesso
In aula nel corso del maxiprocesso, il vibonese spiega perché dopo il pentimento di Mantella era scappato nel Milanese facendo credere di essere vittima di lupara bianca
Il collaboratore di giustizia in aula nel corso del maxiprocesso si è soffermato anche sui rapporti di forza esistenti all’interno dei clan raccontando degli assetti criminali
Il collaboratore di giustizia ricostruisce la figura del boss di San Gregorio d’Ippona, da killer dei Mancuso ai processi “aggiustati”, l’omicidio del cognato all’alleanza con Peppone Accorinti
Il collaboratore di giustizia ricostruisce gli scontri tra i Pugliese i Pardea e i progetti omicidiari. Riportate le origini della sparatoria in piazza Municipio, l’accoltellamento di Palmisano e la mediazione con gli Alvaro
Il collaboratore di giustizia racconta anche di una presunta lite fra due politici di spicco vibonesi e dei prestiti a usura che sarebbero stati elargiti a un sindaco e a un ex consigliere regionale
I contrasti nel locale di ‘ndrangheta di Vibo e il ruolo di Francesco Fortuna. Il direttore di banca accoltellato, la lite con i Greco, il legame con i Bonavota e la sparatoria in piazza Municipio
Nel coso del maxi-processo il collaboratore racconta della nascita della struttura mafiosa in città dal 2012 in poi. La prima riunione di mafia all'interno del cimitero cittadino
Nel racconto del collaboratore di giustizia la sparatoria al 501 hotel, l’omicidio di Servello, il ruolo dei familiari e la sua affiliazione alla ‘Ndrangheta avvenuta nel 2013
L’origine della struttura mafiosa in città, il sequestro D’Amato, i tradimenti, il ruolo del nonno Pugliese Carchedi, i Lo Bianco, i Pardea, i Fortuna ed i rapporti con i reggini nel racconto del collaboratore di giustizia
L’esordio dell’avvocato Petrilli difensore di Domenico Antonio Moscato e la prosecuzione del legale Mario Murone che assiste Saverio Razionale. L'imputato Stilo dichiara un malore e si allontana dall’aula
Il collaboratore ha anche spiegato la nascita del locale di ‘ndrangheta di Piscopio, l’organizzazione del clan Lo Bianco a Vibo Valentia ed i rapporti con altri membri dei clan
I trascrittori hanno negato di lavorare nell'ambito del procedimento per il tribunale e per le difese. Nardone: «Non sapevo che Artusa fosse un imputato, non sono scappato e quel caffè è stato comunque una leggerezza»