La Procura distrettuale: «L’ex consigliere regionale votato dal locale di Piscopio». Nel mirino anche l’ex sindaco di Pizzo Callipo, assolto in primo grado: «Ha chiesto e voluto il consenso elettorale della ’ndrina». Gli incroci con il boss Razionale
La Procura distrettuale: «L’ex consigliere regionale votato dal locale di Piscopio». Nel mirino anche l’ex sindaco di Pizzo Callipo, assolto in primo grado: «Ha chiesto e voluto il consenso elettorale della ’ndrina». Gli incroci con il boss Razionale
Nelle motivazioni della sentenza anche la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto l'attuale segretario regionale del Psi. Per il collegio il politico cosentino era estraneo all'accordo economico tra l'ex consigliere regionale del Pd e l'imprenditore, il quale voleva realizzare un centro migranti a Paola
Le motivazioni della sentenza certificano che sul conto dell’ex consigliere regionale non sono emerse prove che dimostrano la sua affiliazione alla ‘ndrangheta, solo indizi che lo qualificano come politico «della zona grigia»
Parla l'avvocato Enzo Belvedere, difensore dell'ex consigliere regionale del Pd per il quale erano stati chiesti 20 anni di carcere per associazione mafiosa: «I voli pindarici accusatori non hanno mai destato preoccupazioni, in appello cadrà anche l’imputazione di traffico di influenze»
L’avvocato dell’ex consigliere regionale ha commentato con soddisfazione la sentenza ma anche amarezza per ciò che ha dovuto affrontare il suo assistito: «Confermato quanto già stabilito dalla Cassazione». Dura anche la dichiarazione dei legali di Pittelli: «Sua condanna indispensabile per salvare la credibilità dell’inchiesta»
L’ex consigliere regionale ha risposto alle domande del pm De Bernardo in qualità di imputato. Ha ostentato un eloquio forbito e ha rigettato tutte le accuse, definendo i collaboratori di giustizia «prezzolati di Stato». Ecco il botta e risposta con il magistrato della Procura (ASCOLTA L'AUDIO)
Audizione in aula bunker a Lamezia del carabiniere che si è occupato delle indagini sull'ex consigliere regionale. Le parentele con presunti esponenti del clan dei Piscopisani e quella volta in cui fu fermato in auto col boss Mancuso
Nel corso del maxiprocesso il collaboratore di giustizia si è soffermato sulla figura dell'esponente politico e del cugino Giovanni analizzando i legami con i Piscopisani, i Lo Bianco, i Mancuso ed i Fiarè
A conclusione dell’esame, il collaboratore di giustizia si è soffermato sui legami del clan con Giuseppe D’Amico della Dmt Petroli e l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino
I due politici con Filippo Valia e un imprenditore siciliano sarebbero arrivati sino al Tar per annullare un appalto. L'inchiesta finisce al cospetto del Tribunale di Cosenza per competenza territoriale
VIDEO | Non solo Giamborino. La lucida fotografia scattata dal Ros su uno scenario seriamente compromesso. Divisioni, trasversalismi, accordi inconfessabili, transumanze di migliaia di voti e inquinamenti mafiosi. L'inchiesta non è un punto d’arrivo, ma di partenza
ESCLUSIVO L’informativa del Ros consegnata al pool di Gratteri traccia uno scenario desolante sulle vicende di cui l’ex consigliere regionale fu spettatore alle ultime politiche. “Compare Nicola” gli avrebbe detto: «Avessi avuto 50.000 euro sarebbero stati 5.000 voti in più a Cosenza». Le ambizioni di Giuseppe Mangialavori, la scelta di votare per Wanda Ferro. La cena a casa di De Nisi. Le pesanti accuse a Censore e Vito Pitaro
Riqualificato il reato di associazione mafiosa in concorso esterno. Annullate le accuse di traffico d'influenza illecite e di corruzione elettorale commesse in concorso con Nicola Adamo e Luigi Incarnato
Al centro delle indagini della dda, i lavori di messa in sicurezza dei versanti Affaccio, Cancello rosso, Piscopio, Triparni, dell’ex tracciato Ferrovie Calabro Lucane e nella frazione Longobardi
All'ex consigliere regionale della Calabria esponente di Margherita e Pd viene contestato il reato di influenze: avrebbe «intessuto legami per garantirsi voti e appoggi»
È andato a vuoto l'ultimo tentativo di mediazione, il ministero dello Sviluppo economico pretende la restituzione di 1,6 milioni di euro sulla base del pronunciamento del Consiglio di Stato
Giuseppe Macrì assumerà la delega al Bilancio e Maria Concetta Marrella quella alle Politiche sociali. Dall’inizio della consiliatura la giunta ha visto undici cambi