VIDEO | A Piale, tra Villa San Giovanni e Campo Calabro, sul luogo dell'agguato, deposte le corone di alloro a cura delle amministrazioni comunali promotrici del momento di memoria e della fondazione Antonino Scopelliti
La Dda di Catanzaro propone appello su un’assoluzione per tentata estorsione. La mediazione del boss attraverso Pasquale Gallone: «Non fa piacere uno di un altro paese che viene a fare un pozzo qui». Diventano definitive 14 assoluzioni, ecco i nomi
È quanto ha stabilito il Tribunale della libertà. L'indagato è accusato di essere uno degli esecutori materiali dell'agguato mafioso avvenuto il 4 aprile 2022 nelle campagne di Castrovillari
Il capo della 'ndrangheta di Cosenza nel marzo del 2021 confidò a un uomo di San Lucido che già dalla sera prima era a conoscenza di un'operazione eseguita effettivamente nel Tirreno cosentino
Tra le posizioni che l'accusa chiede di rivedere anche quelle di Giuseppe e Antonio D'Amico, del boss Luigi Mancuso, di Lady Petrolio Anna Bettozzi e dell'ex presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano
Succede nel 2019, quando la Dda di Catanzaro indaga su Reset e Recovery, due operazioni antimafia strettamente collegate tra loro e riconducibili al clan degli italiani diretti da Francesco Patitucci. In questo caso il "diktat" mafioso arriva da Piromallo...
I magistrati antimafia di Catanzaro chiedono di riaprire l’istruttoria sulla base delle dichiarazioni del pentito Megna: «Pesce mi disse che era una persona che lo trattava bene». La casa trovata per il capomafia in fuga dalla legge. In primo grado imputato assolto per non aver commesso il fatto. Il legale: «Non ci sono nuove prove»
Uscito dal programma di protezione, l’uomo aveva cercato di rifarsi una vita acquistando un locale in Veneto ma un avvertimento minaccioso dalla Calabria ha cambiato tutto. La sua denuncia: «Per 14 anni ho collaborato con lo Stato, mi sento abbandonato e deluso»
Di soli 10 anni, fu rapito dalla 'ndrangheta nel luglio 1984 a Lazzaro. Il sacerdote reggino a Lazzaro dinnanzi a quasi mille persone: «Dobbiamo sentirci costantemente mobilitati, come cristiani e come cittadini»
L’aiuto del capomafia per le faide nel Vibonese («aveva mandato killer e bazooka per uccidere i Patania») e il rapporto con i Mesiano di Mileto: «Per loro mettevamo a disposizione anche i bambini di Piscopio»
Nel processo Maestrale il collaboratore di giustizia ha rievocato le attività del gruppo criminale che stava col boss di Zungri. La storia del delitto di Roberto Soriano («non hanno trovato nemmeno l’aria»), il rapporto controverso con la cosca Anello e gli omicidi trasversali
La deposizione del collaboratore di giustizia: «Galati voleva eliminare Pititto per vendicare la morte del padre». L’agguato doveva essere compiuto nei pressi di un bar ma il capomafia di Nicastro si rifiutò. Nel Vibonese Luigi Mancuso era una «persona di riferimento da stimare»
Minacciosa scritta («hocu u vabbampa») in calce al post sul social network. In sottofondo la canzone “Il capo dei capi” di Merante per 50mila visualizzazioni in meno di 24 ore. La richiesta dell’avvocato di Emanuele Mancuso: «Tutelare il pentito e la sua bambina»
Il gip ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 9 ottobre. L’accusa contesta l’esistenza di due gruppi criminali capeggiati entrambi da Domenico Rizza, detto Enrico
La gestione dell'ente passerà a commissari. Il sindaco Solano non ci sta: «Ho lavorato per creare una realtà migliore». Medesimo provvedimento per Calvi Risorta, in provincia di Caserta
Nel corso del controesame del collaboratore di giustizia sono stati ripercorsi i rapporti che il pentito aveva col boss di Zungri. L'episodio in cui spaccò la testa a un ragazzo con il calcio di un pistola, il «fedelissimo» Gregorio Niglia e il giorno in cui Luigi Mancuso diede il placet per uccidere l'acerrimo nemico
Arriva la sentenza di primo grado del Tribunale di Palmi. Il messaggio al rampollo del clan da cui sono iniziati i guai dell’ex agente: «Amore, farà caldo stanotte». Per la Dda era un avvertimento al boss
È quanto riferisce il quotidiano “O Estado de Sao Paulo” secondo cui il terremoto che il collaboratore di giustizia potrebbe provocare è paragonabile a quello scatenato dal boss di Cosa Nostra
Tra le vittime identificate dagli inquirenti figura anche il figlio di un imprenditore che una ventina di anni or sono fu presidente di una squadra di calcio di Serie A
Prosegue il controesame del collaboratore di giustizia nel maxi processo Maestrale. Il pentito racconta il fastidio dei Bellocco per le mazzette chieste da Mantella ai tir di passaggio da Vibo Valentia. La cosca di Limbadi aveva paura delle gole profonde
Il cugino del boss Franco scatena una bagarre in aula con rivelazioni inedite. Fa i nomi di «capi mafia che hanno avuto rapporti con i servizi segreti e pagavano parcelle esose ad alcuni legali per corrompere il magistrato e chi gli stava a fianco»
Depositate le motivazioni che hanno portato alla condanna di Francesco Adduci, ritenuto l'anello di congiunzione tra i due killer e la principale vittima deceduta il 4 aprile 2022 insieme alla sua compagna