Cinquant’anni fa, il 10 luglio 1973, venne rapito a Roma il nipote del miliardario statunitense. La prima richiesta di denaro ammontava a 17 milioni di dollari, poi ne furono pagati 3. Ma bastarono per lanciare la criminalità calabrese nella speculazione edilizia
Cinquant’anni fa, il 10 luglio 1973, venne rapito a Roma il nipote del miliardario statunitense. La prima richiesta di denaro ammontava a 17 milioni di dollari, poi ne furono pagati 3. Ma bastarono per lanciare la criminalità calabrese nella speculazione edilizia
Il legale rappresentante di una società di Rogliano, indagato dalla Dda di Catanzaro, lascia gli arresti domiciliari su ordine del tribunale del Riesame
Fabbricati, terreni, società operanti nel settore alimentare ed ittico, supermercati, autoveicoli ma anche quote societarie di villaggi turistici. Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta a 11 milioni di euro.
VIDEO | Le accuse sono di estorsione, usura e riciclaggio. Tra i beni confiscati anche una nota struttura turistica che dopo gli attentati a Falcone e Borsellino avrebbe ospitato summit mafiosi durante i quali Cosa nostra avrebbe proposto alla ‘ndrangheta calabrese l’adesione alla cosiddetta “strategia stragista” (ASCOLTA L'AUDIO)
Terminata la requisitoria del pm della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, Annamaria Frustaci. In primo grado si erano registrate pene fino ai 20 anni per 70 imputati e 19 assoluzioni
L’ex direttore del Sistema bibliotecario vibonese dà alle stampe il suo ultimo lavoro in cui immagina la definitiva liberazione da ogni tipo di condizionamento mafioso
L'investitura, secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia cosentino, avvenne nel carcere di Voghera per volontà di Michele Oppedisano: «Mi indicarono come segno di riconoscimento il gesto delle braccia incrociate sul petto»
L'imprenditore e testimone di giustizia chiede alle istituzioni di essere elemento propulsivo di un cambiamento senza il quale la nostra regione «rischia di cadere definitivamente nel baratro della povertà economica e sociale oltre che dell’illegalità»
L'appello dell'imprenditore e testimone di giustizia in una lettera inviata a Mattarella e Meloni, al prefetto di Reggio Mariani, al procuratore Bombardieri e alla presidente della Commissione parlamentare antimafia Colosimo: «L’unica speranza di eliminare il potere delle cosche è svegliare le coscienze dormienti, lo Stato sia il propulsore del cambiamento»
Una “fissazione” che consente alle cosche di estendere la propria influenza di stampo feudale su quelli che considerano i propri territori. È quanto emerge dalle carte dell’inchiesta della Dda di Catanzaro. Imprenditori soggiogati e rassegnati dal Crotonese al Reggino (ASCOLTA L'AUDIO)
Gennaro Pulice, ex killer lametino, afferma che in ogni istituto c'era un responsabile di sezione addetto al mantenimento del «buon ordine» (ASCOLTA L'AUDIO)
Lo scorso 30 giugno, mentre erano in corso le notifiche delle ordinanze cautelari, nel corso del blitz della Dda di Catanzaro, gli investigatori hanno trovato altro. Le somme sono state tutte sequestrate
Il primo cittadino di Cassano: «Una zona ricca di tante risorse naturali e culturali deve essere liberata dalla “cappa mafiosa” che la opprime e la condiziona»
Lo rivela il collaboratore di giustizia Giuseppe Montemurro, che riferisce dei presunti accordi illeciti tra le consorterie mafiose dei Megna di Papanice e degli “italiani” del capoluogo bruzio. «I vertici della squadra di calcio sapevano» (ASCOLTA L'AUDIO)
Secondo quanto si legge nelle carte Marcello Coffrini e Giuseppe Vezzani si garantivano l'appoggio di un bacino di elettori (non solo calabresi) controllati dal sodalizio 'ndranghetistico emiliano
I conti dormienti depredati con la complicità di bancari infedeli. E poi il mercato delle slot machine, il bestiame e la ristorazione. Ma anche un concorso pilotato all’ospedale di Catanzaro per favorire la moglie di un agente penitenziario che si sarebbe messo a disposizione del clan
Dalle carte dell'operazione della Dda emerge anche l'assegnazione di un progetto multimediale sull'antica città pitagorica promosso dal Comune e finanziato con i fondi della Regione. La contropartita sarebbero stati voti a favore del politico crotonese
Il ruolo del boss crotonese nell'inchiesta della Dda di Catanzaro, sostenuto anche dalla sua cerchia familiare. A cominciare dalla moglie (ASCOLTA L'AUDIO)
L’ex governatore commenta il coinvolgimento nel blitz scattato stamani: «Il mio nome, per le funzioni istituzionali svolte e per la storia che ho alle spalle, è strumentale a creare attenzione mediatica e magari ad amplificare protagonismi funzionali a scalate carrieristiche»
Il Pd della Calabria e la federazione provinciale di Crotone del partito: «Continueremo a vigilare affinché sia garantita ai cittadini una tenuta etica e morale all'altezza delle loro aspettative»