Antonio Vacatello è stato condannato a 30 anni. Nelle motivazioni della sentenza Rinascita Scott il racconto della tentata estorsione: «L’ho attaccato alla sedia e l’abbiamo scassato». Nei guai anche Rocco Ursino, l'uomo vessato dalla ’ndrina: i giudici non gli credono e gli atti tornano in Procura per falsa testimonianza
Antonio Vacatello è stato condannato a 30 anni. Nelle motivazioni della sentenza Rinascita Scott il racconto della tentata estorsione: «L’ho attaccato alla sedia e l’abbiamo scassato». Nei guai anche Rocco Ursino, l'uomo vessato dalla ’ndrina: i giudici non gli credono e gli atti tornano in Procura per falsa testimonianza
Ancora senza mandanti l'assassinio del cugino del pentito Andrea Mantella, condannato a 14 anni per l'omicidio. Il tentativo (fallito) di salvare la vita della vittima con un trasferimento in Germania e la confessione del collaboratore di giustizia Arena: «Mi avevano proposto di ammazzarlo ma ho rifiutato». Le due versioni sull’occultamento del corpo nelle motivazioni della sentenza
Sono 16 le persone prosciolte al termine dell’udienza preliminare: tra queste anche l’ex dirigente dell’Aterp Minicò, inizialmente accusata di concorso esterno in associazione mafiosa. Era sottoposta a misura cautelare dallo scorso febbraio
La vicenda di una strada del 300 avanti Cristo sfregiata dal braccio destro del boss Mancuso raccontata nelle motivazioni della sentenza Rinascita Scott. Giovanni Giamborino avrebbe tentato (con successo) di far cancellare il vincolo archeologico grazie ai suoi rapporti massonici
L’ultima novità di “Recovery” è rappresentata dalle dichiarazioni spontanee di uno degli indagati eccellenti della maxi-inchiesta antidroga, si tratta infatti di una dissociazione in piena regola
I giudici della seconda sezione penale hanno confermato l'impianto accusatorio della Dda di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta contro la cosca mafiosa Farao-Marincola, attiva in provincia di Crotone. Annullate con e senza rinvio alcune posizioni, ecco quali
Tramite condotte corruttive con funzionari della pubblica amministrazione e turbative d’asta, sarebbe riuscito ad accaparrarsi, per oltre un ventennio, l’appalto pubblico dei servizi di pulizie e sanificazione nelle strutture sanitarie reggine
Il Tribunale di Vibo Valentia definisce quello tra Nesci e Giamborino «un accordo perverso». Le (numerose) conversazioni dell’uomo dei Mancuso: «Mi ha chiesto la mazzetta e gliela devo dare»
Secondo la Procura il locale avrebbe dato ospitalità a ricercati, proventi venivano trasferiti in Italia entrando nel circuito economico legale. Gli imputati sono accusati di appartenenza a un'organizzazione criminale e di riciclaggio di denaro
L’affare degli idrocarburi sotto le direttive di “Zio Luigi”. Le rassicurazioni a Ciccio Tabacco («Non vengo a imbrogliare in casa Mbrogghja») e i milanesi che volevano entrare nel business: «Mi metto anche io nella società, uno dei nostri ci deve essere sempre». Ecco le motivazioni della sentenza
Le acquisizioni negli atti dell’inchiesta Royale della Dda meneghina. Il ruolo di Agostino Cappellaccio, presunto terminale economico della cosca, le «ottime» prospettive di guadagno e il freno del lockdown. Per i pentiti il giovane rampollo della cosca di Gioia Tauro è «un habitué della vita notturna» nel capoluogo lombardo
La caduta di Anna Bettozzi, aspirante popstar e imprenditrice spregiudicata. Nelle motivazioni della sentenza i giudici parlano di «spasmodica accumulazione di profitti illeciti». Ma non ravvisano prova della «sussistenza e operatività del clan Moccia». Nel 2019 il suo arresto mentre era diretta a Cannes con 300mila euro in contanti
NOMI | Sono 44 gli imputati, coinvolta la Ventura Costruzioni. Per la Dda di Milano ci sarebbero i clan dietro il reclutamento della manodopera a basso costo per la manutenzione. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio anche per le presunte teste di legno legate alle cosche Arena e Nicoscia
Movida (e non solo) nel mirino delle cosche. Il riciclaggio del denaro passa anche attraverso la ricerca di prestanome a cui intestare market e panetterie: i clan calabresi conquistano la Lombardia. Ecco dove arrivano i tentacoli della piovra economica
Sette anni di latitanza sotto falsa identità greca, ora dovrà scontare 28 anni di carcere in Italia per traffico di droga e armi. È indagato nell'inchiesta "Gentleman II"
Nelle motivazioni della sentenza Petrolmafie viene descritta la figura «carismatica» e le «doti relazionali» del boss di Limbadi, capace di «sciogliere problematiche e contrasti anche con le cosche reggine». Ma non vi sono prove che avesse il ruolo di Crimine
Il Riesame di Catanzaro ha condiviso le argomentazioni del gip Arianna Roccia che aveva sottoposto a misura cautelare l'uomo, già condannato all'ergastolo per l'omicidio del diciottenne Angelo Cello nel 1981
Ad annunciarlo proprio lo stesso sindaco Giuseppe Marasco: «Sono felice». Si conclude l'attività della triade nominata dalla Prefettura di Vibo nell'ottobre del 2023 che aveva il compito di accertare e portare alla luce eventuali infiltrazioni mafiose nella vita dell'ente
Lo scontro nell'area di Erba tra “crotonesi” e reggini per la spartizione delle quote nel mercato della cocaina. La corsa alla ricerca di armi e munizioni per prepararsi alla faida prima dell’intervento del clan Varca e della pace in nome del business. Il racconto nell’inchiesta della Dda di Milano
Regge l'impianto accusatorio. Confermate le confische di società e beni disposte in primo grado. La pena più alta, per Giuseppe Sarcone Grande: 16 anni e 8 mesi
Dopo aver ascoltato oltre 70 ricorsi, il Tdl di Catanzaro assume i primi provvedimenti nell'ambito dell'inchiesta antimafia contro la 'ndrangheta cosentina. Ecco tutte le posizioni che hanno ottenuto una modifica della misura
Disposte anche quattro assoluzioni. Secondo l’accusa il cippato, ricavato dal taglio indiscriminato dei boschi della Sila, sarebbe stato bruciato insieme a rifiuti di ogni genere nell’impianto “Serravalle Energy” nel Crotonese
La polizia di Milano ha eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di 30 persone (25 in carcere e 5 ai domiciliari). Contestato il reato di narcotraffico. L'inchiesta è coordinata dalla Dda
L'operazione che ha colpito il clan Latella-Ficarra ha fatto luce sul business legato alla trasformazione e alla vendita del prezioso agrume calabrese. Al centro delle indagini c'è Memè Gullì assunto come bracciante agricolo ma che secondo i magistrati sarebbe «il socio di fatto e l’occulto gestore» delle due aziende messe sotto sequestro