Il delitto risale al gennaio del 2015. All’origine vi sarebbero attriti per questioni personali e passionali. Il killer avrebbe aspettato che la vittima rincasasse per sparare contro il finestrino dell'auto mentre aspettava che si aprisse il cancello automatico
Il delitto risale al gennaio del 2015. All’origine vi sarebbero attriti per questioni personali e passionali. Il killer avrebbe aspettato che la vittima rincasasse per sparare contro il finestrino dell'auto mentre aspettava che si aprisse il cancello automatico
La Corte d’Appello ha accolto le ragioni dell’accusa. Il delitto sarebbe stato commesso su ordine del clan Scalise di Decollatura. Il pg Maffia: «L'avvocato è stato visto come un nemico dalla cosca nel momento in cui ha preso la difesa del gruppo rivale dei Mezzatesta»
Nelle motivazioni della sentenza stralcio Reventinum i giudici tratteggiano il profilo del killer della cosca. Ha usato la sua «immagine immacolata per compiere uno dopo l'altro i delitti e aiutare il clan a raggiungere i suoi scopi»
La Cassazione cristallizza la condanna nei confronti del 38enne accusato del delitto di Gregorio Mezzatesta, avvenuto nel 2017. Il primo fine pena mai già a luglio scorso per l'uccisione di un fruttivendolo di etnia rom mentre pende in Corte d’Appello il processo per l'assassinio dell’avvocato Pagliuso a Lamezia
Secondo la ricostruzione degli inquirenti l'imprenditore edile fu dato alle fiamme dopo la mancata restituzione di alcune somme di denaro. Si torna in aula il prossimo 15 settembre
L'obiettivo è ottenere il riconoscimento dell'aggravante mafiosa esclusa in primo grado dalla Corte d'Assise. Il 21 luglio si apre poi il processo ai presunti mandanti: Pino e Luciano Scalise
Nelle motivazioni della sentenza che condanna Marco Gallo all'ergastolo ricostruito il brutale delitto: «Non esiste alcuna cosca Scalise ma vi è stata premeditazione» (ASCOLTA L'AUDIO)
In Corte d'Assise a Catanzaro il processo per far luce sull'agguato che nell'agosto 2016 costò la vita al penalista lametino. Luciano Scalise, condannato come mandante, avrebbe emesso due assegni in favore dell'imputato nel gennaio 2017
Il delitto fu compiuto nel giugno del 2017 in pieno centro a Catanzaro. Il dipendente delle Ferrovie della Calabria freddato a colpi di pistola. La Corte d'Assise ha escluso l'aggravante dell'agevolazione mafiosa
VIDEO | Dall’ “inquietante pericolosità sociale” di Marco Gallo, al temperamento violento e alla doppia vita di Domenico Maria Gigliotti secondo la moglie
VIDEO | L'indagato si trova già in carcere per gli omicidi Pagliuso, Berlingeri e Mezzatesta. Fondamentali nelle indagini sono state le analisi scientifiche
L'uomo è accusato di aver ucciso il fruttivendolo davanti alla sua bottega. La compagna avrebbe svolto il ruolo di "specchietto". Il 18 novembre la nuova udienza
VIDEO | La difesa ha interrogato Antonella Pagliuso: «Per me è tutto chiaro, mio fratello è un martire della giustizia». L'imputato è accusato di aver compiuto il delitto avvenuto nell'agosto 2016
L’avvocato venne ucciso la sera del nove agosto del 2016 nel vialetto della villetta di via Marconi in cui stava rincasando. Accusato di essere il killer è Marco Gallo
Si terrà il 19 febbraio in Corte d’Assise a Catanzaro l’udienza preliminare del processo che lo vede accusato di essere il killer dell’avvocato di Lamezia
Durante una perquisizione nell’abitazione di Marco Gallo sarebbe stata rinvenuta anche una foto commemorativa di Daniele Scalise, ucciso nel 2014, e un testamento olografo
Il Gip mette nero su bianco nell’ordinanza dell'inchiesta 'Reventinum' come Pino e Luciano Scalise abbiano commissionato il delitto perché il legale era considerato responsabile di avere agevolato il capo cosca rivale Domenico Mezzatesta
In Assise il processo per il delitto del fruttivendolo di etnia rom avvenuto a Lamezia il 19 gennaio 2017. Alla sbarra, Marco Gallo e la moglie Federica Guerrise
Marco Gallo e Federica Guerrise sono accusati del delitto del fruttivendolo di origine rom. Su Gallo pesano anche l’omicidio Pagliuso e quello Mezzatesta