L’ex assessore regionale afferma che bisogna chiarire che - in merito all’annullamento da parte del Tar e del CdS della delibera di giunta regionale di approvazione del testo della riforma del welfare - le motivazioni mai mettono in discussione l’impianto, ma recriminano il mancato coinvolgimento non delle strutture ma dei Comuni: «La politica guarda il dito e non la luna. Un' impostazione tutta a danno dei più deboli: anziani, disabili, minori a rischio»