L’indagine avviata dai finanziari di Melito Porto Salvo trae origine da una denuncia di una donna pressata da continue richieste di soldi per via dell’eredità ricevuta. Denunciate altre due persone
Gotha, una dipendente dei supermercati di Chirico parlò con i finanzieri. Anche la sua famiglia le voltò le spalle chiedendo perdono a Paolo Romeo che organizzò la strategia. I rapporti con don Strangio e un maresciallo dell'Arma
Colpito dal provvedimento un 58enne originario della provincia di Vibo Valentia, condannato in via definitiva per diversi reati, tra i quali usura ed estorsione
I lavoratori sarebbero stati costretti ad accettare retribuzioni minori rispetto a quelle risultanti in busta paga oppure non corrispondenti a quelle previste dal contratto nazionale, con la minaccia dell’immediato licenziamento
Sostanzioso sconto di pena per Musarella, Caracciolo e Neri. Minacciarono gli operai: «Bisogna mettersi in regola. Dovete andare a parlare ad Archi o qui non si lavora più»
L'operazione, denominata Oberdan, ha disarticolato un'organizzazione di spacciatori del centro storico. Tra gli assuntori anche avvocati ed impiegati di banca
Le indagini partite dalla denuncia di un uomo che dichiarava di essere stato contattato su Facebook da un ignoto utente che lo avrebbe minacciato di divulgare on-line foto ritraenti la figlia minorenne in pose intime se non avesse consegnato la somma di 2mila euro
I dipendenti erano costretti ad accettare retribuzioni minori di quelle risultanti in busta paga e a rinunciare alle somme di tfr previste con la minaccia dell’immediato licenziamento. Sequestrati beni per 290mila euro
Lasciano il carcere i cugini Roberto e Francesco Citro. Avrebbero prestato la somma di 3.500 euro ad un vigile urbano pretendendo 500 euro di interessi al mese
L'avvocato sarebbe stato costretto a versare al 32enne periodicamente in piu' tranches 2650 euro. Accertati anche diversi comportamenti persecutori da parte dell'arrestato nei confronti della vittima
L’applicazione di un sistema di rilevamento Gps sulle auto in uso agli indagati permetteva il monitoraggio degli spostamenti e allo stesso tempo di recuperare le auto prime della richiesta estorsiva