A poco più di una settimana dall’apertura del locale, al titolare sarebbe giunta la richiesta di pagare una tangente mensile di 250 euro come contributo per supportare le famiglie dei detenuti. Dapprima rifiutò poi per «quieto vivere» accettò di cedere merci e altre regalie
A poco più di una settimana dall’apertura del locale, al titolare sarebbe giunta la richiesta di pagare una tangente mensile di 250 euro come contributo per supportare le famiglie dei detenuti. Dapprima rifiutò poi per «quieto vivere» accettò di cedere merci e altre regalie
I carabinieri hanno beccato l'autore dell'estorsione in flagranza dopo che la vittima, un uomo catanzarese, aveva sporto denuncia. Il soggetto indagato è stato trasferito in carcere
In carcere sono finiti un 21enne e una 29enne. La vittima, avrebbe consegnato loro fino a 10 mila euro, dopo aver ricevuto minacce e subito anche un accoltellamento a scopo intimidatorio
Dovranno scontare pene residue comprese tra un anno e mezzo circa e 4 anni e 4 mesi circa. Dopo aver ricevuto un'auto rubata avrebbero chiesto al proprietario il pagamento di 3mila euro per la sua restituzione
Si sarebbero recati più volte nei cantieri sollecitando gli imprenditori a "mettersi in regola" con la cosca locale. Le indagini sono partite grazie alle denunce delle vittime e si sono avvalse di intercettazioni e sistemi di videosorveglianza
Il provvedimento scaturisce dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile a seguito di una lunga serie di episodi subiti da un imprenditore. Uno dei 5 soggetti è finito in carcere, mentre gli altri 4 ai domiciliari
Le indagini partite nel 2017 a seguito di diversi incendi di auto. Al vertice c'era Giuseppe Tarcisio, legato a Vincenzo Tarcisio, condannato nel 2017 per associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto vicino alla cosca Giampà
Il ragazzo è indagato per maltrattamenti ed estorsione. In più occasioni avrebbe anche minacciato il padre con un coltello, distrutto i mobili di casa e l'auto di famiglia
NOMI-VIDEO| Sette le persone destinatarie di un'ordinanza di misura cautelare. Le indagini partite grazie alla denuncia di una delle vittime. Il procuratore Falvo: «I cittadini possono fidarsi» (ASCOLTA L'AUDIO)
NOMI | Le indagini hanno consentito di accertare le influenze della cosca nell'economia reggina tramite una fitta rete di estorsioni, attività di spaccio e relazioni con imprenditori. Fulcro del meccanismo collusivo, un commercialista di Rosarno
VIDEO | Sequestrati anche una cooperativa agricola con annessi capannoni, terreni e una impresa individuale per un valore stimato di oltre 8,5 milioni di euro
Dispersa una parte cospicua degli atti: la Dda apre un’indagine. Mentre le parti offese chiedono la citazione della Curia di Mileto-Nicotera-Tropea come responsabile civile
Avrebbe prestato soldi a tassi usurai a precettori del reddito di cittadinanza, costringendo le vittime a consegnargli come garanzia la carta Rdc che poi usava indebitamente
NOMI | Hanno fatto credere alla vittima di aver acquistato una partita di droga a suo nome, non pagandola. Il giovane, spaventato per le continue intimidazioni, era stato costretto a dare loro denaro
L'uomo era stato rimasto coinvolto nell'operazione “Buitre Malo” messa a segno la mattina del 12 novembre 2019 dai militari del nucleo mobile della Guardia di Finanza
Vittima, un titolare di uno studio ottico circuito da una donna bulgara e due complici. Avrebbero chiesto ingenti somme di denaro per non diffondere le immagini dei loro incontri sessuali
NOMI-VIDEO | Oltre 120 i carabinieri impegnati nell'operazione, denominata Gipsy Village e condotta nel villaggio rom di Via degli Stadi. Contestati i reati di furto, ricettazione ed estorsione