L’intervento del capo della Direzione nazionale antimafia: «È una stagione di orgoglio per la magistratura requirente in Calabria e lui sarà garante di continuità nella lotta alla ‘ndrangheta»
Il magistrato originario di Soverato torna negli uffici giudiziari nei quali ha condotto le prime inchieste negli anni 90. I punti di contatto con il suo predecessore e quel legame speciale con l’agente della Dea americana che ha dato il nome all’operazione Rinascita Scott
La famiglia Paparo aveva creato un rifugio dotato di ogni comodità. Per entrare si doveva ruotare un pomello collegato a un congegno meccanico. Tutte le strategie per tenere al sicuro il capo
In sette si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip. Alla cosca viene contestato un controllo capillare e asfissiante sul territorio capace anche di condizionare le amministrative a Badolato
I magistrati della Dda elencano gli affari del clan del Catanzarese che avrebbe condizionato le elezioni a Badolato nel 2021 (anche) con una lista civetta. Novelli: «Importavano armi dai Balcani». Interessi anche per il traffico di sigarette da Grecia e Turchia
Nomina votata all’unanimità dal Csm e proposta dal consigliere laico Ernesto Carbone per la toga che ha già ricoperto lo stesso incarico dal 2015 al 2019
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha anche annullato con rinvio 15 posizioni per l’aggravante mafiosa di un solo capo di imputazione. Riconosciuti i risarcimenti per le parti civili
Il primo interrogatorio di Fortuna non convince la Dda, poi il killer si presenta al secondo incontro con un foglio fitto di appunti: «Durante l’omicidio Belsito io e Domenico Bonavota eravamo in giro per Sant’Onofrio»
Il collaboratore di giustizia parla con la Dda di Catanzaro. Nei suoi racconti anche la gambizzazione del cognato di Andrea Mantella. Il delitto Cracolici deciso perché Lele Palermo voleva vendicare la morte del fratello. I summit per approvare l’agguato: «Anche i Fruci erano d’accordo»
Secondo la Dda di Catanzaro, Alessandro Cerchiara e Piergiorgio Siciliano avevano chiesto un 'contributo' di protezione di 15mila euro, utilizzando metodi intimidatori
VIDEO | Antonio Poerio è stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa nell'ambito del processo "Jonny" che vedeva al centro gli affari delle cosche crotonesi nell'accoglienza dei migranti e nel gioco on line
Gianfranco Arcidiacono, ritenuto contiguo alle cosche Abbruzzese e Forastefano di Cassano Ionio, è imputato nei tre processi antimafia coordinati dalla Dda di Catanzaro al fine di contrastare l'azione criminale della 'ndrangheta nella Sibaritide
Dieci complessivamente le misure cautelari: otto in carcere e due ai domiciliari. Francesco Seminario era già stato primo cittadino tra il 1999 e il 2009. Tra le accuse contestate associazione per delinquere e scambio elettorale politico-mafioso
La quinta commissione del Csm designa il magistrato calabrese per guidare gli uffici giudiziari del capoluogo. Manca soltanto l'ok definitivo del Plenum
Nel gennaio 2021 Umberto Gigliotta era stato sottoposto a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell'operazione “Profilo Basso” della Dda: nelle indagini era emerso il suo legame con alcune delle cosche più potenti del territorio
Ripreso il rito alternativo dell'inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro contro una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico di armi e droga. Nell'udienza di oggi sono state discusse anche alcune posizioni difensive
Il pubblico ministero Alessandro Riello è partito dai reati fine che avrebbero agevolato il potere criminale ed economico dell'unico sodalizio di 'ndrangheta operante in questo momento nella piana di Sibari, dove un tempo le due cosche erano acerrime nemiche
VIDEO | Nel capoluogo di regione sottoscritto il protocollo d'intesa che mira a creare un modello stabile di collaborazione per prevenire l'inserirsi della criminalità organizzata nei lavori pubblici e nel tessuto economico del territorio
L'aggressione risale ad aprile del 2024. Ai domiciliari sono finiti Francesco Rango, figlio del boss della cosca degli "zingari", e Giuseppe Bevilacqua. Già svolto l'interrogatorio di garanzia, ora si attende il Riesame
L'ipotesi dei magistrati della Dda di Catanzaro che indagano sulle varie attività illecite dei clan cosentini, tra cui quello degli italiani diretto dal capoclan che si trova dietro le sbarre dal 19 aprile 2021 e sottoposto da giugno 2023 al 41 bis
Secondo il collegio giudicante non è possibile che l'agguato mafioso sia avvenuto in un luogo diverso dalla masseria dell'imputato. Ecco gli elementi in favore di tale tesi
Depositate le motivazioni che hanno portato alla condanna di Francesco Adduci, ritenuto l'anello di congiunzione tra i due killer e la principale vittima deceduta il 4 aprile 2022 insieme alla sua compagna
Accolta la richiesta di differire il confronto tra il gip e il presunto killer. Nel capo d'imputazione la Dda di Catanzaro descrive il delitto di sangue in due fasi: dalla telefonata di Adduci alla consumazione dell'assassinio
I magistrati antimafia non ritengono sufficienti gli elementi riferiti dal testimone di giustizia Paolo Cantore per sostenere che il pluripregiudicato cassanese si fosse rifiutato di presentarsi da un boss e per questo sia stato ucciso