Il collaboratore di giustizia ha legato il nome dell’ex dirigente dell’Asp di Vibo Valentia al clan Mancuso. Ed è tornato sulla morte della 16enne Federica Monteleone dopo un black out in sala operatoria: «La 'ndrangheta usò i colletti bianchi per sistemare tutto»
Il collaboratore di giustizia ha legato il nome dell’ex dirigente dell’Asp di Vibo Valentia al clan Mancuso. Ed è tornato sulla morte della 16enne Federica Monteleone dopo un black out in sala operatoria: «La 'ndrangheta usò i colletti bianchi per sistemare tutto»
Per ricordare il brutale omicidio dell’avvocato generale sono state invitate le autorità giudiziarie, il prefetto di Catanzaro e i vertici delle forze dell’ordine del Distretto
NOMI | In quattro sono stati assolti, rideterminate quattro condanne mentre sei sono state confermate. Dichiarato non sussistente un caso di estorsione, esercitata l’improcedibilità per mancanza di querela per un caso di violenza privata e due casi di minacce
Emessa la sentenza di secondo grado per gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato: fra loro anche Filippo Fiarè, Gregorio Giofrè, Pasquale Gallone e Daniele Prestanicola
Imputati i cugini Salvatore e Rosario Lo Bianco. Il delitto avvenne il 21 febbraio 1993. Coinvolti, secondo la Dda di Catanzaro, altri due uomini del clan: uno morto, l'altro vittima di lupara bianca
VIDEO | All'Università della Calabria il capo centro della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro, Beniamino Fazio, presenta la relazione riferita al primo semestre 2023
La Sastil srl è attiva nei settori edile e rifiuti. In passato la Prefettura aveva rilevato un «pericolo di infiltrazione mafiosa a carattere stabile e non occasionale»
Le analogie con i delitti di Vicenza per i quali è stato arrestato un esponente del clan Muto di Cetraro. L’ipotesi: a uccidere Roberto Klinger potrebbe essere stato un suo complice. Sarebbe stata usata la stessa arma e sullo sfondo c’è la Falange Armata
Nel foglietto di carta di Adolfo Foggetti, pezzo grosso del clan Rango-Zingari, erano elencate una serie di vittime di estorsioni “sicure” e anche una precisa indicazione sul come comportarsi
Il processo avrà inizio il prossimo 11 settembre. Tra gli imputati ci sono i politici Tommaso e Saverio Brutto, l’ex finanziere D’Alessandro, il medico Hasaj, e il “collante” con le cosche Antonio Gallo
Il pentito si è soffermato sulla figura di Salvatore Ascone: «Voleva acquisire quelle aree con la violenza per ricevere contributi agricoli». Al boss di Limbadi Diego Mancuso sarebbe arrivato un telefono in carcere
Il pentito svela i dettagli dei traffici con il Sudamerica. La rottura del rapporto con i clan di Platì e la sorpresa del boss Rocco Morabito: «Con lui avevano trattato con successo tonnellate di cocaina»
Storia di un’estorsione: il presunto boss assiste in silenzio alle trattative per la vendita dei prodotti e l’imprenditore intimidito si convince ad acquistare. Dopo i fatti gli inquirenti controllano i conti della ditta e scoprono il boom. Le idee di Maiolo per eliminare i concorrenti: «Li fermi in piazza e li minacci di morte»
Ricostruiti i rapporti con i clan di San Luca e Platì e il modus operandi dei broker. Il denaro girava «grazie persone cinesi, arabe e di altre nazionalità». La rete globale con il Tamunga Morabito, il “re della frontiera” turco e le cosche della Locride
Il 7 maggio le prime dichiarazioni del broker che teneva i fili del business per le famiglie della Locride. Che racconta le regole imposte dai clan calabresi. Il patto con i Mammoliti per un carico da 500 chili scomparso (e costato un milione di euro)
Il pentito esonda nell’interrogatorio davanti alla Dda di Catanzaro. Si propone per «approfondimenti» sull’ex consigliere regionale e tira in ballo il politico di Forza Italia (entrambi non sono indagati). Le dichiarazioni su Luciano e Massara: «Erano manager sanitari vicini alle cosche»
L'ex capo del dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria provinciale è imputato con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il collaboratore di giustizia lo ricorda come «un riservato della cosca» la cui appartenenza doveva rimanere «occulta»
La Corte d’Appello ha accolto le ragioni dell’accusa. Il delitto sarebbe stato commesso su ordine del clan Scalise di Decollatura. Il pg Maffia: «L'avvocato è stato visto come un nemico dalla cosca nel momento in cui ha preso la difesa del gruppo rivale dei Mezzatesta»
Se nel processo abbreviato di Kossa è stato depositato un verbale con una breve dichiarazione del collaboratore di giustizia, a Castrovillari le parole del ragazzo di Spezzano Albanese assumono una dimensione diversa
Interrogatorio del collaboratore di giustizia all’interno del processo Maestrale. Il ruolo della commissione di Polsi e il boss di Limbadi «riconosciuto come il referente di Mamma ‘Ndrangheta». L’omicidio Gancitano come esempio del potere del Tribunale d’omertà