Dall'accoglienza al sostegno dei Paesi più esposti alle pressioni migratorie. E poi i meccanismi di controllo e la procedura per il riconoscimento o revoca della protezione internazionale: le novità
Dall'accoglienza al sostegno dei Paesi più esposti alle pressioni migratorie. E poi i meccanismi di controllo e la procedura per il riconoscimento o revoca della protezione internazionale: le novità
I testimoni, tutti afgani, erano collegati in videoconferenza dalla Germania. Il processo, che vede alla sbarra i presunti scafisti, riprenderà il 24 aprile
I due minorenni, originari del Ghana e della Guinea, sono ospiti di una struttura di accoglienza nella città toscana. Il proprietario, rintracciato dagli agenti, li ha ringraziati per la loro onestà
Da ieri sull'isola siciliana ci sono stati 16 approdi, per un totale di 670 persone. Dopo il salvataggio le imbarcazioni sono state lasciate alla deriva in mare aperto
L'iniziativa dell'Ufficio Migrantes si chiama "Frontiere" e si svolgerà in 4 giorni per «favorire nuove occasioni di riflessione e confronto» sulle nuove norme Ue in tema di immigrazione e asilo
La Capitaneria di porto ha rilasciato il nulla osta per raggiungere i cantieri navali di Taranto per le attività di manutenzione necessaria ma non potrà ancora tornare a soccorrere in mare
Per violazione del decreto Piantedosi, l'organizzazione non governativa tedesca è stata destinataria di un provvedimento di recidiva che blocca l'imbarcazione per 60 giorni. La misura è stata notificata dopo lo sbarco di 144 migranti soccorsi in mare
All'hotspot di contrada Imbriacola ci sono attualmente 1.087 persone. Un barchino che era quasi arrivato sulla costa è improvvisamente colato a picco, salvati in 44 tra cui la mamma della piccola che ora non si dà pace
Flash mob promosso dal coordinamento diocesano sbarchi, nato in seno alla Caritas. «Noi continueremo ad accogliere. Occorre essere sempre di più e sempre meno indifferenti»
L’imbarcazione era arrivata lo scorso 4 marzo dopo aver soccorso nel canale di Sicilia 77 persone. Per la guardia costiera libica avrebbe intralciato le proprie operazioni di soccorso
Per le autorità italiane, la ong avrebbe violato le norme del decreto Piantedosi. «Faremo ricorso, abbiamo testimoni e registrazioni. La Guardia costiera libica ci ha minacciato con le armi». Martedì conferenza stampa a bordo
I 25 sopravvissuti hanno raccontato che il motore si è rotto dopo tre giorni dalla partenza. Il gommone è rimasto così tra le onde per una settimana, senza che ci fosse cibo né acqua a bordo. Tra le vittime diverse donne e almeno un bambino
Stando a quanto si apprende la nave avrebbe soccorso le persone in acque internazionali nonostante la volontà di intervenire della guardia costiera libica
Tra loro 20 minori non accompagnati, molti nuclei familiari e due neonati. Trascorreranno la notte nella palestra della scuola dismessa di Gallico. Si tratta del primo sbarco del 2024 nel porto reggino
Accolta la richiesta avanzata dalla ong al governo italiano anche a causa del maltempo che rende la navigazione più difficoltosa. A bordo ci sono 70 persone soccorse in mare
Dopo essere giunta nel porto della città pitagorica è stata fermata in base alle norme del decreto Piantedosi. Le autorità italiane contestano l'intervento dell'imbarcazione in acque Sar libiche senza seguire il coordinamento del centro soccorsi competente
Durante il salvataggio in mare la Guardia costiera del Paese africano avrebbe sparato alcuni colpi. Ora si teme un nuovo fermo amministrativo per il mezzo della ong tedesca, dopo quello a cui era stato sottoposto a dicembre scorso per violazione del decreto Piantedosi-Meloni
A bordo della nave ci sono 70 persone soccorse su due imbarcazioni in pericolo. La richiesta della ong alle autorità italiane mentre si cerca riparo nei pressi di Lampedusa
La tragedia a pochi chilometri dalla costa francese, quasi subito dopo la partenza. La prefettura: «Barca troppo piccola per trasportare tante persone»
Provvedimenti contestati del governo dopo il naufragio sulle coste calabresi. La Corte Ue deciderà sui 5mila euro chiesti ai profughi per evitare di essere trattenuti. Scontro Ong-Piantedosi sulla collaborazione con la Guardia costiera del Paese africano
VIDEO | Alle iniziative organizzate dal governo regionale per ricordare il drammatico naufragio, per stigmatizzare il mancato coinvolgimento dei parenti, mancavano anche i rappresentanti della Rete 26 febbraio, nata all’indomani della tragedia