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11 settembre 2024
12:01

Storie che insegnanoIl Bagaglino e poi l’incontro con Carla Fracci, dalla Calabria Paolo Pecoraro racconta la sua straordinaria ascesa: «Non vi arrendete mai»

Storie che insegnano, format in onda su LaC Tv, ha intervistato il ballerino produttore, originario di Tropea, pluripremiato e fondatore dell'agenzia internazionale Amck dance: «Il futuro? Un'avventura che mi appassiona»

Storie

Mirella Melia e Afro Rao, nel corso di una delle puntate di Storie che insegnano, format in onda su LaC Tv, hanno incontrato Paolo Pecoraro, titolare dell'agenzia internazionale Amck dance che ha saputo farsi strada nel mondo dello spettacolo con determinazione e talento, diventando un esempio di successo nel panorama artistico nazionale. La sua storia è un’ispirazione per molti, dimostrando come la passione e l'impegno possano portare a risultati straordinari.

Il percorso di Paolo nella danza è stato segnato da un'iniziale incertezza, ma l'impegno costante e la passione che lo hanno contraddistinto, nonostante le prime difficoltà iniziali, è riuscito a trasformare la danza in una parte fondamentale della sua vita, dimostrando che con la determinazione si possono raggiungere obiettivi apparentemente impossibili. Dalle spiagge di Tropea ai palchi più prestigiosi, Paolo ha trasformato un semplice hobby in una carriera così brillante. Il legame con il mare è un elemento ricorrente nelle sue parole. «Il mare è dentro di me», confida, sottolineando l'importanza della natura e della semplicità.


Paolo marca la personalità dei calabresi ribadendo che con questa voglia di fare, unita alla determinazione, spesso riusciamo nel nostro intento. «È un paradosso, ma a volte le difficoltà possono diventare una forza. Nel mio caso, con l'età ho notato sempre più come le sfide che ho incontrato mi abbiano reso più forte e indipendente. Se non avessi dovuto affrontare queste situazioni, avrei forse speso tempo e denaro in terapie, cercando soluzioni esterne. Invece, sono stato costretto a trovare le mie risorse interiori, a essere creativo e a risolvere i problemi da solo. È vero, non avere nulla può sembrare limitante, ma proprio questa mancanza ti spinge a inventarti soluzioni e a dare il meglio di te. Avere una casa, per esempio, ti dà una base solida, ma è anche bello uscire e portare nel mondo le esperienze che hai fatto».

«Ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica come DJ - racconta il ballerino - animando le serate nei locali della costa, soprattutto a Zambrone. Poi sono passato a Radio Tropea, un'esperienza che mi ha aperto le porte di un mondo a me sconosciuto. Nel frattempo, osservavo i ballerini e vedevo come il pubblico reagisse positivamente alle loro performance. Questa attenzione e questo interesse mi hanno spinto a provare a ballare, un po' per gioco e un po' per attirare l'attenzione delle ragazze. Con il tempo, quello che era iniziato come un passatempo si è trasformato in una vera passione. Ho iniziato a studiare seriamente la danza e ho capito che questa era la mia strada. È curioso pensare che, mentre io sognavo di diventare medico, spinto da mia madre, alla fine sia stato proprio il ballo a conquistarmi il cuore».

Dietro le quinte del Bagaglino: quando un calabrese ne incontra un altro

Chi non ha mai sognato di calcare le scintillanti scene del Bagaglino? Un tempio della comicità italiana che ha lanciato generazioni di artisti. Ma dietro le risate e il glamour, si nasconde spesso una realtà fatta di duro lavoro, competizione e qualche inevitabile delusione. È quello che ha scoperto Paolo quando ho varcato la soglia di quel mitico teatro. 
«Ricordo ancora la tensione palpabile, l'emozione di trovarmi di fronte a un mostro sacro come Pierfrancesco Pingitore, calabrese, e quel pizzico di amarezza quando, in un momento di frustrazione, il regista ha espresso il suo disappunto per la presenza di troppi calabresi nel cast. Un episodio che mi ha segnato, ma che mi ha anche insegnato una lezione fondamentale: nel mondo dello spettacolo, come nella vita, bisogna farcela da soli, senza aspettarsi favori o protezioni».

L’incontro con Carla Fracci è stato un punto di svolta

Diviso tra gli impegni televisivi e l'amore per la danza, ha sempre sognato di dedicarsi completamente alla sua arte. Dalla Calabria, dove tutto è iniziato, si è trasferito a Milano per studiare con i maestri più rinomati. L'incontro con Carla Fracci è stato un punto di svolta, ma il percorso è stato tutt'altro che facile. Dormire nei camerini della scuola, rinunciare a molte comodità, sono stati sacrifici necessari per inseguire la sua passione. Queste esperienze hanno forgiato il suo carattere, insegnandogli il valore della perseveranza e della determinazione. Pur amando la danza classica, a un certo punto si rese conto che la strada intrapresa non era più quella giusta per lui. Decise così di esplorare nuove possibilità, intraprendendo la carriera di ballerino televisivo. Una coincidenza fortuita lo mise alla prova durante una prova, dove dovette eseguire un sollevamento complesso. Nonostante non fosse la sua specialità, riuscì a superare la sfida, aprendosi le porte del mondo dello spettacolo. Questa esperienza gli dimostrò che le opportunità possono presentarsi in qualsiasi momento e che è fondamentale saperle cogliere.
«Fu proprio in quel momento che decisi di intraprendere la carriera di ballerino televisivo. Un'esperienza fortuita mi permise di ottenere la mia prima grande occasione. Durante una prova, mi imbattei in Russell Russell e le sorelle Boccoli, che stavano cercando un ballerino in grado di eseguire un sollevamento complesso. Nonostante non fossi specializzato in quel tipo di esercizio, decisi di tentare. La riuscita di quella prova mi aprì le porte del mondo televisivo e rappresentò un punto di svolta nella mia carriera. Questa esperienza mi ha insegnato l'importanza di credere nelle proprie capacità e di cogliere le opportunità che si presentano».

Paolo incoraggia i giovani a seguire i propri sogni e a condividere le proprie storie. «Non abbiate paura di sbagliare, dice, l'importante è imparare dai propri errori e continuare a crescere». Alla domanda su come immagina il suo futuro, Paolo risponde con entusiasmo: «Il futuro è un'avventura che mi appassiona. Continuerò a esplorare nuove strade e a condividere le mie esperienze con gli altri». Un messaggio positivo e incoraggiante, quello di Paolo Pecoraro, che ci invita a vivere la vita con passione e determinazione.

 L'intera puntata di "Storie che insegnano - Estate" si può rivedere su LaC Play.

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