VIBONESE | Il sogno Serie C non si è infranto. Almeno non del tutto

La Corte federale d’appello ha giudicato fondato il ricorso del club rossoblu. Difficile ritornare in terza serie d’ufficio. Più probabile un risarcimento. La decisione, questa volta nel merito, al Tribunale Nazionale Federale
di Alessio Bompasso
17 gennaio 2018
19:00

La Serie C potrebbe essere riconquistata sul campo. Troina permettendo. Nel frattempo per la Vibonese si riapre una porticina. Quella che a più riprese era stata chiusa dalla giustizia sportiva e amministrativa. Ritorna d’attualità, infatti, il famoso ricorso del club rossoblu contro il Messina e la fidejussione mancante. Ricorso ritenuto inammissibile (nell’ultima puntata) anche lo scorso 27 novembre dal Tribunale Nazionale Federale. E invece non solo il ricorso è fondato ma andrà valutato nel merito. A deciderlo la Corte federale d’Appello che ha rinviato al  Tfn gli atti “ordinando”  una nuova udienza.

 


Il documento ufficiale

 

"Ricorso US VIBONESE CALCIO SRL avverso la declaratoria di inammissibilità del ricorso proposto ex artt. 30 e 32 C.G.S. CONI, nei confronti della Società ACR Messina (Delibera del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare - Com. Uff. n. 29/TFN del 27.11.2017) ACCOLTO, annulla l’impugnata delibera e, per l’effetto, rinvia al Tribunale Federale – Sezione Disciplinare, affinché provveda nel merito, fissando nuova udienza di discussione e dandone comunicazione ad US Vibonese Calcio Srl, ACR Messina Srl, nonché in ottemperanza alla decisione n. 78/2017 del Collegio di Garanzia dello Sport C.O.N.I. del 19.10.2017, alla Lega Pro e alla F.I.G.C".

 

Giornalista
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