Caso Vibonese: la telenovela legata al ricorso si chiude con una beffa

Il club rossoblu condannato a pagare le spese processuali. Il Collegio di Garanzia del Coni accoglie le istanze di Figc e Lega Pro: la classifica 2016/2017 resta immutata

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di Redazione
20 novembre 2018
18:23

Mesi e mesi di batti e ribatti. Aule giudiziarie, ricorsi e contro ricorsi. Una telenovela finita con il classico colpo di scena. O più semplicemente una beffa. La classifica 2016/2017 del campionato di Serie C non subirà nessun mutamento. Per la giustizia sportiva la Vibonese non meritava di venire reintegrata in terza serie, nonostante il Messina non avesse rispettato a pieno le regole. L’ultima parola l’ha pronunciata il Collegio di Garanzia del Coni nel pomeriggio di oggi accogliendo i ricorsi di Figc e Lega Pro contro la decisione della Corte Federale d’Appello che il 20 agosto scorso aveva dato ragione al club rossoblu posizionando la società peloritana all’ultimo posto della graduatoria.

 


Il comunicato ufficiale

«Il Collegio di Garanzia dello Sport nei giudizi iscritti: - al R.G. ricorsi n. 86/2018, presentato, in data 18 settembre 2018, dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) contro l'U.S. Vibonese Calcio S.r.l. e nei confronti della Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), nonché della A.C.R. Messina S.r.l.; - al R.G. ricorsi n. 89/2018, presentato, in data 20 settembre 2018, dalla Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro) contro la U.S. Vibonese Calcio s.r.l. e nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), nonché della società A.C.R. Messina; entrambi vertenti sulla impugnazione della decisione della Corte Federale d'Appello della FIGC, di cui al C.U. n. 20/CFA del 20 agosto 2018, che, in accoglimento del gravame proposto dalla Vibonese, ha annullato la decisione del Giudice di primo grado endofederale e ha disposto il posizionamento della società A.C.R. Messina all'ultimo posto in classifica del campionato di Lega Pro, girone C, nella stagione sportiva 2016/2017. Riuniti i ricorsi per connessione oggettiva. Accoglie i ricorsi. Le spese seguono la soccombenza, liquidate nella misura di € 1.000,00, oltre accessori di legge, in favore di ciascuna ricorrente».

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