Amore grande

Quando lo sport unisce, la kickboxing passione che lega papà Fabio e Alan: da Gioia Tauro alle gare internazionali

Il maestro gioiese racconta: «A mio figlio, ma anche agli altri allievi, dico sempre che stanno imparando ad essere gli uomini saggi e responsabili del futuro»

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di Giuseppe Mancini
1 luglio 2024
06:15

Tale il padre tale il figlio. Ne sono un esempio fulgido il maestro di kickboxing Fabio Di Marco, 49 anni, direttore tecnico dell’Asd Cobra Kai Kickboxing di Gioia Tauro e suo figlio il quattordicenne Alan. Entrambi sono accomunati dalla stessa profonda passione per il Point Fighting, che è una particolare disciplina della kickboxing.

Papà Fabio ha iniziato a praticare arti marziali all’età di 9 anni, oggi ha raggiunto il quarto grado della cintura nera ed è tecnico di kickboxing della Federazione Nazionale FederKombat. Inoltre, da diversi mesi, ha ripreso la preparazione per gareggiare in competizioni nazionali e internazionali. Il figlio Alan sta ottenendo ottimi risultati, è un’atleta della nazionale italiana di kickboxing, si è classificato primo nelle gare regionali e interregionali ed è salito sul secondo gradino del podio al campionato italiano.


Anche attraverso lo sport, il maestro Di Marco ha costruito un rapporto consolidato con il figlio Alan e riesce a trasmettergli importanti insegnamenti di vita. «A mio figlio, ma anche agli altri allievi che praticano kickboxing, dico sempre che stanno imparando ad essere gli uomini saggi e responsabili del futuro – afferma papà Fabio- perché stanno apprendendo quella che è la vera educazione al lavoro e stanno assimilando i sani principi che infonde la pratica dell’arte marziale. Grazie alla kickboxing ho un rapporto meraviglioso con mio figlio, all’interno del quale ovviamente ci sono delle incomprensioni, specie durante i mesi di preparazione per impegni sportivi di un cero tipo, durante i quali la tensione a volte è molto alta, ma siamo legatissimi e quando non siamo insieme ci sentiamo al telefono pure trenta volte al giorno tra telefonate e messaggi».

Fabio Di Marco accompagna tanti ragazzi in questo importante percorso formativo. Sono circa settanta gli atleti che fanno parte del suo Team. Ad assisterlo, altri tre tecnici qualificati della Federazione Nazionale Federkombat, gli istruttori Sebastiano Pino, Marco Giordano ed Aldo Bonamonte.

Qualche giorno fa, presso la sede della scuola di kickboxing gioiese gestita da Di Marco, si sono svolti gli esami di graduazione di passaggio di cintura, durante i quali gli atleti del Team hanno conseguito il livello superiore dopo oltre due ore trascorse a dimostrare tecniche ed abilità di combattimento acquisite durante un lungo anno di pratica. In tale esame, il quattordicenne Alan ha conquistato la cintura marrone, che è l’ultimo livello prima di quella nera. 

Il giovane atleta, sotto la guida del maestro/padre continuerà ad allenarsi durante il periodo estivo, in quanto dal 24 agosto all’1 settembre rappresenterà la nazionale italiana, nella categoria Old Cadets, peso – 52 Kg, al mondiale di Kickboxing che si svolgerà a Budapest in Ungheria. Padre e figlio stanno lavorando sodo ormai da mesi per la preparazione di questo importantissimo evento sportivo, al quale il giovane Alan ha avuto accesso dopo aver conquistato la medaglia d’argento allo scorso campionato italiano svoltosi nel mese di aprile a Lignano Sabbiadoro (UD). Proprio ad agosto il giovane Alan, oltre a compiere 15 anni, compirà anche 10 anni di pratica di Kickboxing. Per un periodo di tempo aveva abbandonato questo sport per dedicarsi al calcio ed al basket, ma come spesso di dice: il primo amore non si scorda mai.

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