Promozione B

Il Giudice Sportivo condanna lo Stilomonasterace allo 0-3 a tavolino, il club: «Non staremo in silenzio di fronte a queste falsità»

La formazione di mister Papaleo perde senza giocare il match contro la Virtus Rosarno. Squalifica fino al 31 dicembre 2026 per Coluccio 

di Vincenzo Primerano
1 novembre 2024
20:45

Non si placa l'infinito post-gara di Stilomonasterace-Virtus Rosarno, big match della settima giornata del campionato di Promozione B e mai conclusosi poiché è stato sospeso all'alba della mezz'ora e sul parziale di 0-0. Tutto infatti è nato da un presunto fallo di Alvarez su Ghergo, come si evince dalla sentenza scritta dal Giudice Sportivo Territoriale, e dalla conseguente espulsione del difensore della Virtus Rosarno, Luciano Faure, in quanto a gioco fermo avrebbe colpito con un pugno allo stomaco l'avversario Suraci mentre, pochi istanti più tardi, veniva espulso anche Ghergo, difensore dello Stilomonasterace, per aver colpito con uno schiaffo un avversario.

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Da lì un vortice senza ritorno con parole pesanti rivolte all'arbitro e diversi parapiglia all'interno del rettangolo di gioco. Tra le squalifiche più pesanti spicca quella del capitano dello Stilomonasterace, Andrea Coluccio, fino al 31 dicembre 2026, oltre alla sconfitta per 0-3 a tavolino ai danni della squadra di mister Papaleo più un'ammenda di 350 euro. 


La nota dello Stilomonasterace

Puntuale è arrivata anche la nota del club di casa, anche in vicinanza al suo capitano, costretto a stare due anni lontano dai campi: «Non possiamo stare e non resteremo certamente in silenzio di fronte alle falsità scritte ad arte dalla terna arbitrale ma continueremo la nostra battaglia con l'intento di dimostrare la verità nelle sedi preposte e non solo sportive. Verità che tutti i presenti allo stadio Bosco-Lombardo domenica scorsa hanno potuto vedere con i propri occhi. Siamo di fronte a una vera e propria ingiustizia, non solo nei confronti della società Stilomonasterace, ma soprattutto nei confronti del nostro capitano Andrea Coluccio, che nel corso della sua splendida carriera si è sempre contraddistinto per correttezza e lealtà. Qui non si tratta di vincere o perdere una semplice partita di calcio, ma di una sconfitta della giustizia, dell'onestà e dei valori di cui il calcio si nutre. Possiamo anche accettare la decisione, seppur ingiusta, di una sconfitta per 0-3 a tavolino ma non possiamo assolutamente accettare ricostruzioni false dei fatti e accuse diffamatorie nei confronti del nostro capitano».

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