Il patron bianco-azzurro replica alle dichiarazione che il tecnico ha fatto ai microfoni del nostro network: «Non ha mai risposto ad alcuna telefonata e continua a mandare certificati medici»
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Ormai è passato più di un mese dall'ufficiosa separazione tra la Paolana e il tecnico Biagio de Domenico. Ufficiosa perché, sulla carta, il tecnico della squadra bianco-azzurra è ancora lui dal momento che c'è un regolare contratto in itinere. Lo scorso 5 novembre, infatti, due giorni dopo la vittoria interna contro il Bocale nell'ottava giornata di Eccellenza, lo stesso tecnico lascia momentaneamente per motivi personali, confermati dai certificati medici che ne attestavano la salute precaria. Di fatto non è mai arrivato l'esonero da parte della Paolana che, più volte, ha esternato la volontà di aspettare il suo allenatore.
Di fatti, Biagio De Domenico risulta ancora sotto contratto con la Paolana ma senza esercitare il ruolo di allenatore. Nel frattempo la società si è dovuta tutelare coprendo prima gli allenamenti con Longo e poi, dall'undicesima giornata, l'innesto di Andreoli. Nelle dichiarazioni della giornata odierna, inoltre, lo stesso De Domenico aveva dichiarato quanto segue: «Ho provveduto fin da subito a informare la società, in modo da permettere loro di provvedere a fare le scelte che ritenevano più opportune per non creare difficoltà alla squadra». E ancora: «Sicuramente l'intenzione societaria è di esonerarmi solamente dopo la data che prevede la possibilità di un nuovo tesseramento per gli allenatori dilettanti esonerati».
La replica del presidente Marcone
A tali dichiarazioni è arrivata, puntuale, la replica del presidente della Paolana, Luigi Marcone, che racconta come sono e stanno andando le cose: «Subito dopo la vittoria contro il Bocale, lo stesso Biagio De Domenico abbandona la Paolana senza motivo e senza peraltro avvisarmi. Il martedì, come di consueto, riprendevano gli allenamenti ma di lui neanche l'ombra, così decido di chiamarlo ma senza esito e, anzi, non ho mai ricevuto nessuna chiamata da parte sua. Neanche adesso. Ha continuato a mandare certificati di malattia, di fatti lasciando la squadra da sola in partite importanti come quelle contro Vigor Lamezia e Soriano. Sinceramente non sto capendo il perché non presenta le dimissioni se sta male».
E ancora: «Quanto alle sue dichiarazioni sul fatto che è vincolato senza motivo al club ripeto, finora non mi è arrivata nessuna chiamata per dirmi di essere liberato. Ciò che invece continua ad arrivarmi sono i certificati medici. Uno che sta male non dovrebbe preoccuparsi della data di scadenza per accordarsi con altre squadre. Se lui mi avesse chiamato, io non avrei avuto problemi a concedere le sue richieste».