Il dirigente rossoblù parla anche della penalizzazione: «I punti sottratti dalla giustizia sportiva ad oggi non sono nostri e dobbiamo lavorare a testa bassa per sopperire al -4»
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Il direttore sportivo rossoblù Gennaro Delvecchio
Gennaro Delvecchio, ds del Cosenza, è alla sua prima esperienza da massimo operatore di mercato. Nelle scorse stagioni, al Verona, si occupava principalmente di settore giovanile e coadiuvava Sean Sogliano. Insieme hanno realizzato il capolavoro dell’ultima salvezza con Baroni in panchina. A giugno, poi, la chiamata dei Lupi. «La mole di lavoro è la stessa del passato – spiega – ma le responsabilità sono aumentate perché opero in prima persona. Dico grazie per questa opportunità al presidente Eugenio Guarascio e al Cosenza».
Il Cosenza è come si viaggiasse su due binari. Quello ufficiale ed uno ipotetico dove sognerebbe in grande. In mezzo quella maledetta penalizzazione. «Dobbiamo esser bravi a pensare solo alla classifica reale — prosegue il direttore sportivo ai microfoni di Radio Sportiva -. I punti sottratti dalla giustizia sportiva ad oggi non sono nostri e dobbiamo lavorare a testa bassa per sopperire al -4. Il nostro obiettivo? Abolirei questa domanda per i giornalisti – scherza -. Noi lavoriamo giorno per giorno, pensare di essere forti o di avere un certo tipo di obiettivo significherebbe essere dei folli. In testa abbiamo soltanto la salvezza».
Il solido rapporto tra Delvecchio e Alvini
Tra il ds del Cosenza Gennaro Delvecchio e il tecnico Massimiliano Alvini c’è totale sinergia. «Quando ho fatto il colloquio al mister, un giorno d’estate a Milano, è durato quasi quattro ore – racconta -. Ho avvertito subito che questa persona aveva voglia di rimettersi in discussione e di vivere una grande esperienza al Sud. È arrivato al Marulla con un entusiasmo stratosferico». Sul campo, non si può che esser soddisfatti. Il rendimento dei rossoblù è cresciuto esponenzialmente, così come l’apporto dei giovani. «Vero – ha concluso – ma sono contento innanzitutto per l’uomo. Ovviamente anche dal lato sportivo perché sta facendo un ottimo lavoro, del resto stiamo insieme 6-7 ore al giorno e onestamente è un piacere vederlo all’opera». Continua a leggere su CosenzaChannel