Triathlon

Luca, il campione della scrivania accanto: nuoto, bici e arrampicata fino al Monte Rosa

VIDEO | Impresa sportiva senza precedenti di un assicuratore catanzarese che dal mare di Genova ha raggiunto i piedi della montagna, scalandola senza mai fermarsi

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di Nico De Luca
13 settembre 2024
07:58

Numeri incredibili per chi trascorre dietro una scrivania diverse ore al giorno. Lui si chiama Luca Mancuso, ha 48 anni, dirige una agenzia di assicurazioni nel centro di Catanzaro e da giovanissimo si divertiva col serafico golf. Poi il colpo di fulmine e via con gli sport estremi. A fine agosto ha portato la sua calabresità di cui è orgoglioso in alta Italia e nel cuore d'Europa: una vera impresa di Triathlon.

Dal mare di Genova alla vetta del Monte Rosa senza sosta in circa 20 ore tra nuoto, bici ed arrampicata, sopportando un'escursione termica notevolissima. «I chilometri che ho percorso sono stati 255, 4 di nuoto a Genova, 235 in bici da Genova fino a Staffal ai piedi del Monte Rosa e poi lì questa scalata di 16 chilometri con oltre 3 mila metri di ascesa fino al rifugio più alto d'Europa, la capanna Regina Margherita». Il suo sorriso la fa passare come una normale faticata sportiva, in realtà l'atleta catanzarese è stato in movimento continuo e diverso per circa 20 ore.


Ma come si combattono caldo, freddo e fatica?
«Con uno staff di supporto perché è impossibile realizzare queste imprese in solitaria - afferma con grande modestia Luca che nel 2020 aveva effettuato il periplo della Calabria sempre tra nuoto, bici e corsa - Sono partito da Genova con quasi 35° sono arrivate in cima con meno 15°, quindi in effetti quello che necessita sicuramente è una attrezzatura idonea che appunto possa tutelarti. Questa sul Monte Rosa, in effetti è un'impresa sportiva mai realizzata prima al mondo da un triateleta. Ed a proposito mi piace ricordare che il tecnico della nazionale Parolimpica italiana è un nostro calabrese di Reggio Calabria, nonché il tecnico della mia società Giuseppe La Face a cui quali faccio veramente tanti complementi».

Cosa pensa la tua famiglia di questa brillantezza caratteriale e anche fisica?
«Devo dire che mi sostiene veramente tanto: solo sul Monte Rosa per motivi logistici, mia moglie non è stata da me altrimenti è sempre al mio fianco».

Allenamenti, diete, controlli medici, cosa c'è dietro una grande impresa del genere?
«Tanta fatica, in ore particolari per non sacrificare lavoro e famiglia; e poi mi controllo sempre, chiaramente giusto controllarsi quindi sono molto attento alla salute e faccio tutto e molta sicurezza».

 

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