CosenzaPianoFest: 90 pianisti pronti a far risuonare di musica la città

Il format è mutuato da un Festival di successo ispirato da Ludovico Einaudi. La corazzata artistica verrà allestita in quattro diverse location nel centro storico bruzio

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di Redazione
13 giugno 2019
10:05

90 pianisti pronti ad inondare di musica classica la città. È la “corazzata” allestita per la prima edizione di “CosenzaPianoFest” da Giuseppe Maiorca, direttore artistico della manifestazione, in programma nel centro storico della città, nel weekend compreso tra il 22 e il 23 giugno.

Il format, proposto da Assocultura Confcommercio Cosenza a Palazzo dei Bruzi che l'ha subito sposato, è mutuato da “Piano city”, Festival di successo a Napoli dove si tiene ormai da sei anni, che lo aveva a sua volta importato da Milano, dove era stato lanciato dal pianista Ludovico Einaudi, dopo essere rimasto “folgorato” dall'esperienza vissuta a Berlino qualche anno prima. La città tedesca fu, infatti, la prima, per intuizione del pianista Andreas Kern, a “brevettare” l'iniziativa.


La sinergia stabilita tra Assocultura e Comune di Cosenza consentirà di importare il format anche nella città dei Bruzi coinvolgendo quattro locations del centro storico (il Chiostro del complesso monumentale di San Domenico, la Sala “Quintieri” del Teatro Rendano, il Chiostro del Museo dei Brettii e degli Enotri e i Giardini di Villa Rendano). Qui si succederanno, ininterrottamente dalle 10,30 del mattino fino a quasi la mezzanotte, le esibizioni al pianoforte di artisti di ogni età che proporranno un ricchissimo repertorio di musica classica.

Il partenariato con Assocultura

Durante la conferenza stampa tenutasi per illustrare l’evento, l'assessore Succurro ha sottolineato il proficuo partenariato con Assocultura, consolidatosi di recente in occasione della firma a Salonicco, in Grecia, di un patto di amicizia e di collaborazione italo-ellenico, tra le città di Cosenza e Salonicco, finalizzato a stringere proficue relazioni internazionali e a realizzare progetti comuni nei settori più disparati, a partire dal turismo. «Assocultura – ha detto Succurro – ci affianca anche in questo nuovo percorso che va nella direzione di affermare una forma di turismo culturale di grande valenza. In questa due giorni – ha aggiunto l'Assessore al turismo – noi celebreremo non solo l'importanza che ha per Cosenza il pianista Alfonso Rendano cui è intitolato il teatro di tradizione cosentino e che è, come è noto, l'inventore del terzo pedale indipendente, ma daremo spazio e visibilità, senza limiti di età, a tutte le eccellenze pianistiche del nostro territorio e a quei giovani talenti di cui la città è ricca, facendoli esibire in contesti del nostro centro storico di grande attrattività turistica».

«Si concretizza un altro sogno – ha esordito dal canto suo il presidente di Assocultura, avv. Mariano Marchese - fatto di una collaborazione profonda con il Comune di Cosenza e l'Assessore Succurro. È innegabile – ha aggiunto – come la cultura sia un volàno di sviluppo per il territorio. Il sindaco Mario Occhiuto, che ha da subito sposato la nostra proposta di portare a Cosenza una manifestazione come “CosenzaPianoFest” è proteso verso la bellezza e Assocultura cerca di camminare sulla stessa strada costruendo ponti con le idee e senza lasciarsi condizionare da limiti temporali e spaziali».

L’idea dall’esperienza “Piano City”

La vice presidente di Assocultura, Gabriella Arcuri, ha voluto ricordare come ha preso forma l'idea di portare a Cosenza l'esperienza napoletana di “Piano City”. La Arcuri ha detto di essere rimasta affascinata dalla manifestazione di Napoli quando accompagnò il figlio, giovane pianista, che doveva esibirsi in quel contesto. La vista sotto il colonnato di Piazza del Plebiscito di ben 21 pianoforti schierati e pronti a suonare contemporaneamente il Bolero di Ravel fece accendere la scintilla. «Fu un'esperienza emozionante», ha rivelato l’avv. Arcuri che subito si chiese «perché non riproporla a Cosenza?»

 

«Cosenza è una città importante dal punto di vista pianistico in tutto il meridione d'Italia. Possiamo a giusta ragione sottolineare la presenza di una vera e propria scuola pianistica cosentina che si deve ad una serie di combinazioni», ha spiegato il direttore artistico di “CosenzaPianoFest” Giuseppe Maiorca.

 

A parte la tradizione incarnata a Cosenza da Alfonso Rendano, Maiorca ricorda come fattore importante di crescita la presenza, negli anni '78, '79 ed '80, del pianista pugliese Michele Marvulli, allievo di Nino Rota e direttore, per quel triennio, del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”. Fu proprio Marvulli a dare un impulso decisivo alla scuola pianistica cosentina di cui è oggi degna erede Maria Perrotta, pianista che da Cosenza si è ormai stabilita a Parigi e che tiene concerti nelle massime istituzioni culturali internazionali.

 

Maiorca ha poi ricordato il contributo dato in questa direzione anche da Luciano Luciani cui è dedicato oggi un concorso pianistico che tiene viva la memoria di uno dei più importanti didatti della città e che ha dato la propria vita per il pianoforte.

 

Ma al “CosenzaPianoFest” non si esibiranno soltanto pianisti cosentini. Saranno presenti anche pianisti provenienti da altre regioni d'Italia, come la Puglia, ed anche 4 pianisti portoghesi che sono stati fatti arrivare a Cosenza da alcuni allievi del Conservatorio “Giacomantonio” che stanno svolgendo un Erasmus nella nostra città.

 

«Questo festival alla sua prima edizione – ha concluso Maiorca – apre una concreta possibilità di sviluppo di turismo culturale, ma potrà rappresentare in futuro una sorta di faro per tutto il Meridione».

I concerti del Festival si svolgeranno in contemporanea nelle quattro locations coinvolte, ma gli appassionati potranno seguirli recandosi nei diversi luoghi grazie alla collaborazione dell'Amaco che metterà loro a disposizione un servizio navetta.

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