Braccia incrociate

I lavoratori della sanità privata in sciopero, lunedì prossimo manifestazione alla Cittadella regionale

La mobilitazione contro il blocco del rinnovo contrattuale. I sindacati: «No al mancato riconoscimento dei sacrosanti diritti e tutele»

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di Redazione Economia
19 settembre 2024
17:10

Incroceranno le braccia il prossimo 23 settembre anche le lavoratrici e i lavoratori della Calabria che operano nelle strutture della sanità privata e nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) in cui si applicano i contratti Aiop e Aris sanità privata e Aiop e Aris Rsa. Le segreterie nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato per quella data una giornata di sciopero nazionale con l’astensione dal lavoro prevista per ogni turno lavorativo.

Falliti, infatti, nel mese di maggio, i due tentativi di conciliazione esperiti con il Ministero del Lavoro e finalizzati ad avviare le trattative per il nuovo contratto unico di settore previsto dagli accordi ponte sottoscritti con Aiop e Aris per le Rsa e per il rinnovo del Ccnl della sanità privata Aiop – Aris, non c’è stata altra via se non quella della proclamazione dello sciopero nazionale.


«È il caso di rammentare - scrivono in una nota le segreterie regionali - che il personale della sanità privata ha dovuto attendere 
ben 14 anni prima di ottenere un rinnovo contrattuale e adesso, a distanza di quattro anni dalla stipula del Ccnl 2016/18, ancora una volta, è costretto a subire un nuovo blocco imposto dalle medesime associazioni, che si sono dimostrate indifferenti ai disagi derivanti al personale dalla perdita del potere d’acquisto degli stipendi, eroso da un’inflazione galoppante e dal mancato riconoscimento di diritti e tutele adeguate.

Un comportamento inaccettabile che - si fa rilevare - tiene al palo centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che svolgono i medesimi compiti dei propri colleghi della sanità pubblica in un contesto di servizio pubblico reso alla popolazione in regime di accreditamento/convenzionamento delle strutture con le singole Regioni e che vedono a pieno titolo i dipendenti della sanità privata garantire quel diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione. Una condizione, che, purtroppo, è vissuta anche dalle lavoratrici e dai lavoratori che operano nelle Rsa, laddove sono stati stipulati 
due accordi ponte (Aris rsa, Aiop rsa) necessari per unificare i trattamenti economici tabellari e andare finalmente alla stipula di un nuovo contratto unico di settore per le Rsa. Ma anche in questo ambito prevale l’indifferenza e l’insensibilità della parte datoriale e gli operatori e i professionisti continuano ad avere il contratto bloccato da oltre 12 anni. Un’indifferenza non più tollerabile». Per difendere la professionalità e il futuro di lavoratrici e lavoratori, e la dignità del lavoro e della salute del nostro Paese «le federazioni nazionali del pubblico impiego e dei pubblici servizi di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero di lunedì prossimo».

Ed ecco perché, le segreterie regionali e territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della Calabria «hanno organizzato un sit-in di protesta nella piazza antistante la Cittadella regionale della Calabria in adesione allo sciopero nazionale del 23 settembre, esortando tutte le lavoratrici e i lavoratori dei due settori ad aderire in massa sia alla giornata di sciopero che al sit-in. In Calabria più che in altre realtà bisogna amplificare il grido della protesta per dire no al mancato riconoscimento dei sacrosanti diritti e tutele».

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