La nota

Quasi due anni per una visita endocrinologica nella Sibaritide, la replica dell’Asp di Cosenza

Per l'Azienda sanitaria la paziente avrebbe potuto ottenere l'appuntamento in altre sedi o usufruire di strutture private convenzionate. La nostra controreplica

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di Redazione Attualità
11 luglio 2024
11:23

In riferimento all'articolo pubblicato sulla nostra testata "Nella Sibaritide quasi due anni per una visita endocrinologica" riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica dell'Asp di Cosenza:

«In riferimento all’articolo pubblicato in data odierna sulle pagine della testata online LaC News 24 dal titolo “Nella Sibaritide quasi due anni per una visita endocrinologica” a firma di Luca Latella, l’Asp di Cosenza, al fine di evitare fraintendimenti ed informazioni fuorvianti per l’utenza, ritiene doveroso fare alcune precisazioni. Nell’articolo, al punto in cui viene scritto..” Ci vediamo il 14 Aprile 2026…” non è stato specificato che la signora avrebbe potuto ottenere l’appuntamento anche in tempi brevi, in diverse altre sedi: Mirto 20.08.2024 e 24.09.2024; Cariati 28.10.2024. Riesce difficile garantire a tutti gli utenti, un ambulatorio sotto la propria abitazione, specificando inoltre che, le Aziende Sanitarie,, sono tenute a garantire l’erogazione delle prestazioni, non potendo offrire agli utenti la possibilità di scegliere il medico visitatore. Diversamente, va da sé, che i tempi si dilatano. Ed ancora, quando si parla di …”Sanità pubblica che spinge i pazienti a spallate verso quella privata…” si specifica che, qualora il paziente/utente non trovasse disponibilità presso gli ambulatori dell’Asp, potrà recarsi presso una Struttura privata convenzionata, che è equiparabile a tutti gli effetti a quella pubblica e alla quale si accede quindi anche con ricetta medica».


La controreplica di Luca Latella

È vero che la signora avrebbe potuto fruire delle prestazioni di uno specialista nel giro di diverse settimane – e non pochi giorni - e da una lettura attenta di ciò si evince. Il problema sta nel fatto che non tutti hanno possibilità di spostarsi anche solo tra un comune e l’altro della Sibaritide. Ed è notorio che recarsi da Rossano a Trebisacce - dove inizialmente era stata “spedita” la signora che è stata costretta a rifiutare - è un’impresa: zero mezzi pubblici e senza un parente o un amico disponibili risulta sostanzialmente impossibile spostarsi.

 

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