Scadenza contratti del personale sanitario. Abramo: «Situazione grave»

Il sindaco chiede al commissario Cotticelli e al direttore generale del Dipartimento tutela della salute della Regione  l'adozione di una direttiva per far fronte alle problematiche legate al personale medico, infermieristico e Oss in servizio al Pugliese

di R. G.
4 giugno 2019
16:17

«Il provvedimento con cui la direzione dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio ha disposto l’interruzione al 30 giugno del rapporto di lavoro del personale sanitario precario in servizio al nosocomio non può che destare grande preoccupazione rispetto alla salvaguardia della continuità dei servizi assistenziali e dei diritti dei pazienti». È quanto afferma il sindaco della città di Catanzaro Sergio Abramo in merito alla scadenza dei contratti del personale sanitario in servizio all'ospedale Pugliese. «È stato disatteso - prosegue il primo cittadino - l’accordo condiviso con le sigle sindacali nello scorso mese di marzo e che prevedeva una proroga dei contratti a tempo determinato fino al 31 dicembre 2019. Una problematica, questa, che era stata ampiamente palesata e discussa con tutti i vertici istituzionali, stante la carenza di personale di cui l’ospedale soffre da diverso tempo e tutte le difficoltà che si sono registrate in merito ai concorsi».

Prolungare la scadenza dei contratti

Abramo ribadisce inoltre di aver «mantenuto in questi mesi un confronto continuo con il direttore generale del Dipartimento tutela della salute della Regione Calabria, Antonio Belcastro, che ha condiviso la necessità di un intervento straordinario da parte del commissario Saverio Cotticelli il quale, prendendo atto della situazione di emergenza, dovrebbe valutare, insieme allo stesso Dg, l’adozione di una direttiva per far fronte alle problematiche legate al personale medico, infermieristico e Oss in servizio al Pugliese. Prolungare la scadenza dei contratti fino a fine anno, vista l’assenza di provvedimenti alternativi, significherebbe scongiurare il rischio di una vera paralisi per l’assistenza ospedaliera in una regione che è già fanalino di coda nazionale e che già è costretta a pagare gli ingenti costi dell’emigrazione sanitaria». Nella consapevolezza che ogni soluzione tampone non sia sufficiente, Abramo auspica «Che al più presto si completi l’iter per la conversione in legge del “Decreto Calabria”, previsto per i primi giorni di luglio, dando via libera allo sblocco del turn-over e alla possibilità di procedere così all’espletamento delle procedure concorsuali per l’assunzione di nuovo personale».  


Giornalista
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