Un reparto a misura di bambino per la cura dei tumori: al Ciaccio un'eccellenza tutta calabrese (VIDEO)

Il direttore del centro di oncoematologia pediatrica di Catanzaro, Caterina Consarino, sottolinea l'alto livello di qualità dei protocolli usati per i piccoli pazienti
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di Rosaria Giovannone
6 dicembre 2017
14:11

Il reparto di oncoematologia pediatrica dell'Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio è un centro di eccellenza e di riferimento per l'intera regione. Ogni anno vi accorrono pazienti da tutto il territorio per effettuare la prima diagnosi.

Eseguito un primo controllo, i piccoli pazienti affetti dalla patologia neoplastica sono inseriti in protocolli terapeutici e diagnostici ben specifici. 


Centro Aieop

Il centro, insieme ad altri 53 presidi d'Italia, fa parte dell'Aieop, associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica che unisce oltre ai pediatri anche ematologi, oncologi, chirurghi, biologi, infermieri, psicologi specializzati nella cura dei bambini.  

«Le patologie che più vengono seguite nel Centro sono i tumori cerebrali, le leucemie, i sarcomi ed i neuroblastomi», chiosa Caterina Consarino, direttore Uoc dell’oncoematologia pediatrica Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

«I bambini affetti da neoplasia - continua Consarino - seguono i protocolli e le linee guida dell’Aieop e di centri internazionali. Il nostro presidio collabora con importanti centri internazionali di oncologia pediatrica offrendo così ai piccoli pazienti la possibilità di utilizzare, oltre ai protocolli internazionali attualmente in uso, anche farmaci più recentemente sviluppati ed approvati dal mondo scientifico».

«Il lavoro di squadra è fondamentale. Bisogna riconoscere i sintomi, i segni di un tumore in età pediatrica e inviare il bambino alla diagnosi quanto prima; bisogna sapere cosa fare e quando farlo», dichiara l’anestesista Rosario Russo. Questo si riflette anche nella comunicazione con il paziente: «Chi comunica con i genitori, e anche con il bambino, deve avere bene in mente tutto il percorso passato e quello che aspetta loro, le sfide ma anche il dolore e la sofferenza. Bisogna farsi carico di quello che si dice al paziente», conclude Russo.  

I casi e il reparto

Nel reparto, solo nel 2016, sono state effettuate venti prime diagnosi in più. Nella struttura sono disponibili sei posti letto di degenza dove sono ricoverati i pazienti oncologici pediatrici su cui vengono effettuati controlli a fini diagnostici, terapeutici (chemioterapia, radioterapia, ecc.), per espletare le terapie di supporto e per eseguire particolari procedure.

Otto posti letto sono destinati al day hospital e tre camere a bassa carica microbica adoperate per i pazienti che hanno le difese immunitarie basse a causa della chemioterapia. Il Centro si avvale anche del supporto psicologico rivolto al paziente e alla famiglia. Da anni nel reparto opera anche l’associazione Sassolini che si prende cura dei bambini per rendere più allegra la loro degenza.

«Curiamo l’aspetto ludico e diamo sostegno economico alle famiglie che non sono sempre in grado di affrontare le spese», afferma Antonio Marasco, presidente dell'associazione.  


Il servizio del Tg:

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