L’intervista

«Non mi faccio ricattare»: Battistini (Asp Vibo) replica ai 79 farmacisti della provincia che minacciano lo “sciopero del Cup”

Il commissario dell’Azienda sanitaria risponde a Federfarma che ha annunciato il blocco delle prenotazioni delle prestazioni specialistiche dal 9 settembre perché i medicinali non vengono rimborsati. E racconta: «Clima pesante in attesa delle decisioni sullo scioglimento»

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di Enrico De Girolamo
1 settembre 2024
06:45

«Io ricatti non ne subisco da nessuno. Se vogliono andare allo scontro frontale commettono un errore, perché io mi fermo per attendere gli esiti dell’indagine della commissione di accesso agli atti. Così i soldi li vedranno tra qualche anno. Intanto però, sappiano, che eravamo già pronti a liquidare il mese di maggio».

Il generale Antonio Battistini, commissario dell’Asp di Vibo Valentia, sulla quale pende la prospettiva di uno scioglimento per infiltrazioni mafiose, non ha nessuna intenzione di farsi intimidire dalla clamorosa iniziativa di Federfarma, che ha annunciato l’adesione di tutte le 79 farmacie della provincia vibonese allo “sciopero del Cup”: dal 9 settembre i farmacisti non svolgeranno più il servizio di prenotazione delle visite specialistiche per conto dell’Asp. Un disagio notevole per gli utenti, soprattutto i più anziani. Il motivo dell’agitazione sindacale - hanno spiegato il presidente e il segretario di Ferderfama - «è la grave situazione debitoria che pesa sull’Azienda sanitaria provinciale», che da mesi non rimborsa i medicinali erogati dal sistema sanitario pubblico attraverso le ricette.


Generale, come è stato possibile arrivare a questo punto?
«Quando sono arrivato qui, nel giugno del 2023, ho trovato una situazione disastrosa, con circa 20mila ricette non caricate nel sistema e la farmacia territoriale ridotta ai minimi termini. In più, a luglio di quell’anno, il dirigente si è dimesso. Niente ricette, niente rimborsi. Sono stati fatti sforzi enormi per rimettere tutto in carreggiata. Abbiamo incaricato due ditte esterne affinché caricassero nei database le ricette e tra qualche giorno, a settembre, verrà espletato il concorso per assegnare il posto di direttore della farmacia territoriale. Insomma, non stiamo con le mani in mano».

Sì, ma i farmacisti hanno ragione, non li pagate…
«Io non dico che le loro istanze siano infondate, ma il metodo non è quello giusto».

Non l’hanno mai contattata, non hanno cercato un confronto diretto?
«No. Loro scrivono al prefetto, il prefetto scrive a me e io rispondo per iscritto al prefetto. Sappiano però che se si tratta di scrivere sono bravo…».

Resta il fatto che l’Asp non rimborsa i medicinali erogati dalle farmacie…
«L’ultimo pagamento risale ad aprile scorso. Sono tre mesi non trent’anni. E proprio in queste ore abbiamo avviato le procedure per liquidare il mese di maggio. In una situazione come quella in cui versa l’Asp di Vibo mi sembra un ritardo comprensibile».

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