Catanzaro, Cisl: “All’Asp discutibile attribuzioni d’incarichi”

Il segretario regionale del sindacato dei medici denuncia poca trasparenza nell’area della specialistica ambulatoriale
di L. C.
26 ottobre 2017
15:30

“Poca trasparenza ed attribuzioni discutibili di incarichi nell’area della specialistica ambulatoriale da parte dell’Asp di Catanzaro” E’ quanto denuncia il segretario regionale della Cisl Medici Calabria, Nino Accorinti, che fa riferimento in particolare alla violazione dell’art. 9 dell’Accordo Collettivo Nazionale in cui si prevede, al fine di rendere maggiormente trasparente il servizio svolto per il Servizio Sanitario Nazionale dagli specialisti ambulatoriali, di rendere pubblico il numero degli incarichi per branca specialistica e area professionale e le relative ore di attività svolte. “Negli ultimi anni – spiega Accorinti - in alcune branche sarebbero stati attribuiti incarichi in difformità alla normativa contrattuale mentre non si è data la possibilità di completare l’orario degli specialisti ambulatoriali già titolari a tempo indeterminato presso l’azienda. L’attribuzione discutibile di detti incarichi avrebbe determinato dei vantaggi per alcuni professionisti a danno di altri. È legittimo tutto ciò?”. “L’intenzione della Cisl Medici – prosegue Accorinti - è far rispettare le procedure e le norme contrattuali, nonché dare voce alle esigenze ed alle istanze di tutti i componenti delle categorie professionali – medici, veterinari, psicologi e biologi - a garanzia della loro dignità e della loro professione per un migliore sviluppo dell’assistenza territoriale”.

Rappresentanza sindacale

Adesso la Cisl è presente, con un suo rappresentante, nel Comitato Zonale per la specialistica ambulatoriale, che finora era costituito per la parte sindacale totalmente da delegati di una sola organizzazione. Ciò dopo che l’Asp di Catanzaro ha riconosciuto correttamente quanto sostenuto dall’organizzazione sindacale, firmataria dell’accordo nazionale e dell’ultimo regionale, relativamente alla composizione del suddetto comitato. Anche la Sisac - Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati -, in risposta ad un quesito, ha chiarito che una organizzazione non può avere più di quattro componenti sui cinque previsti se è presente un’altra organizzazione sindacale. Con questa previsione contrattuale viene rispettata la pluralità di rappresentanza democratica in contrasto con il sindacato monocolore auspicato dal Sumai - Sindacato Unico Medici Ambulatoriali Italiani. “Per quale ragione lo stesso – si chiede Accorinti -, adesso, diserta le riunioni del Comitato invece di condurre insieme alla Cisl una battaglia per la legittimità dell’azione amministrativa a tutela dei diritti degli specialisti ambulatoriali?  Una vecchia citazione come ‘a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’ potrebbe risultare in questo caso appropriata”.


 

l.c.

 

 

Giornalista
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