‘Giù le mani dall’assistenza medica notturna’

Conferenza stampa a Lamezia per dire no al provvedimento che prevede l'eliminazione del servizio notturno della guardia medica. Il segretario regionale dello Smi: ‘Questo significa abbandonare i cittadini a se stessi’
30 aprile 2016
12:17

"Renzi giù la mano dall’assistenza medica notturna!" Nella giornata calabrese dal presidente del consiglio arriva duro l’alt del sindacato medici italiani. Poco fa in conferenza stampa il segretario regionale dello Smi Francesco Esposito insieme a tantissimi sindaci dell’area interna Catanzarese ha paventato il grave rischio in cui potrebbe precipitare l 'organizzazione della continuità assistenziale e dell'emergenza -urgenza territoriale del nostro Paese con la presentata approvazione dell'auto di indirizzo per il rinnovo della convenzione dei medici di medicina generale e dei pediatri.


Un provvedimento che prevede l'eliminazione dalle 24.00 alle 8.00 di questo servizio e che avrà come inevitabile conseguenza la chiusura di tutte le postazioni di guardia medica così come strutturate oggi, un uso improprio conseguente del 118 per non parlare del sicuro intasamento del pronto soccorso.



Secondo Esposito e tutti gli altri sindaci presenti all'incontro con la stampa chiudere nelle ore notturne la guardia medica e distogliere il 118 dalla sua funzione essenziale di emergenza significa "abbandonare i cittadini a se stessi lasciando interi territori senza alcuna presenza del servizio sanitario pubblico".

 

"Continua - aggiungono i sindaci preoccupati- la demolizione di tutti i servizi socio sanitari nei comuni dove solo a parole si dice ai voler combattere l esponenziale processo di spopolamento. Abbandonare i deboli, i malati, i bisognosi non è etico e viola i principi fondanti della sanità pubblica e universale sanciti anche dalla Costituzione".


Esposito non ha risparmiato strali al delegato di Oliverio al tavolo romano della sanità Franco Pacenza: "Bisogna capire quando si vota cosa si vota. Questo provvedimento lede il diritto di tanti pazienti soprattutto anziani. Bisogna bloccarlo subito".


Intanto la protesta sarà portata giorno 11 maggio a Roma presso la Camera dei Deputati. È possibile anche firmare e contribuire alla petizione lanciata su chance.org

 

Sonia Rocca

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