'Il Giovanni Paolo II ridotto ad ambulatorio' VIDEO

Intervista alla presidente del Tdm Concetta Perri
di Tiziana Bagnato
8 marzo 2016
16:36

Preoccupa la paventata soppressione di dieci reparti del Giovanni Paolo II contenuta nel decreto  di riorganizzazione della rete ospedaliera firmato dal commissario Scura. Il Tribunale per i Diritti del Malato di Lamezia promette però di dare battaglia e ha iniziato una raccolta firme per fermare il provvedimento. Abbiamo intervistato Concetta Perri, presidente del Tdm.




E' da tempo che il Tdm cerca di attirare l'attenzione sul progressivo smantellamento dell'ospedale di Lamezia. Tante le rassicurazioni, ma nei fatti?

Scura ci aveva promesso che avrebbe lasciato Microbiologia e Centro Trasfusionale. Non ha mantenuto nessuna delle parole date fatte. Sulla Terapia Intensiva Neonatale (Tin) era stato categorico dall'inizio, escludendola visto la vicinanza di quella di Crotone. Togliendo la Tin però a Lamezia diminuirà anche l'utenza del reparto Maternità perché la gente vuole essere sicura di partorire con la possibilità di immediato intervento nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. La chiusura di Malattie Infettive è poi un altro elemento drammatico  che pesa particolarmente in un contesto come quello lametino particolarmente dedito all'accoglienza di stranieri, senza contare che proprio su Lamezia insiste l'unico centro regionale di Medicina delle Migrazioni. Non meno preoccupante è, inoltre, la situazione del Centro Trasfusionale. Eliminandolo, chiunque dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico non si rivolgerà all'ospedale di Lamezia perché, in caso di necessità, si potrà attingere alle sacche di sangue solo sei ore al giorno.

Come agirà concretamente il Tdm, insieme a tutte le altre realtà con cui ha avviato la sua campagna contro la soppressione dei reparti?

Innanzitutto, stiamo raccogliendo delle firme  poi vedremo in base alle reazioni che raccoglieremo dalla Regione e dal ministro alla Salute Lorenzin. La situazione è gravissima. A Lamezia non rimarrà nulla,  il presidio sarà una sorta di ambulatorio diffuso.

Che cosa vi aspettate dalla Regione?

Ci aspettiamo che vada fino in fondo, ma penso anche al ministro perché Oliverio ha bisogno di essere sostenuto in questa battaglia. Il commissario Scura è troppo determinato in questa battaglia.  Non so perché sia così contro Lamezia. Probabilmente deve rispondere a qualche potere che ignoriamo, ma certamente questa riorganizzazione non è quella di cui abbiamo bisogno. Gli ospedali devono essere diffusi e non concentrati in un'unica zona. La provincia è fatta di tutto il territorio, i servizi non devono insistere solo nei capoluoghi. Una struttura importante come la nostra, costata all'epoca 30 miliardi di lire, ora verrà messa in condizioni di essere chiusa.

 Tiziana Bagnato


Giornalista
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