Trapianti d'organi, una sfida attuale in una Regione con luci e ombre

Il policlinico universitario e l'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro sono due realtà attive. Nelle altre province vi è scarsa dedizione e inadeguata organizzazione

di L. C.
6 ottobre 2018
13:38

«In materia di donazione organi per trapianto la Calabria non riesce ad esprimere la sua grande e riconosciuta generosità». Così in una nota il vicesegretario nazionale di Aned, Pasquale Scarmozzino. «Questa amara considerazione è dettata dal permanere, a fine 2017, di insoddisfacenti risultati: 8,6 donatori per milione di popolazione (pmp) contro una media nazionale di 23,7. Tali risultati penalizzano professionalità e potenzialità strutturali dei centri come quella del policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro per trapianto cornea.

 


In quest'ultimo centro si eseguono già circa 150 interventi l'anno, ma si può e si deve fare molto di più se si riuscisse a potenziare il procurement organi e tessuti. Numero significativo, in ogni caso, questo dei trapianti del Policlinico seppur insufficiente a soddisfare le aspettative dei quaranta pazienti in lista di attesa, di cui oltre il 25% proveniente da altre regioni. 

 

Eccezione fatta per gli hub catanzaresi - l'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio che ha conseguito risultati positivi e il policlinico Mater Domini che sconta l'assenza del pronto soccorso - i rimanenti dieci reparti di rianimazione calabresi hanno dimostrato nel 2017 scarsa o irrilevante dedizione e, peggio, in alcuni casi inadeguata organizzazione. Da rilevare inoltre che la necessità di monitorare e prevenire la progressione clinica delle malattie corneali ha portato allo sviluppo presso l'azienda Mater Domini di ambulatorio dedicato allo studio di patologie corneali. Il progresso tecnologico del centro ha già contribuito  a far diminuire sensibilmente l'emigrazione sanitaria per visite specialistiche fuori regione. Oggi, per la terapia chirurgica sulle patologie corneali il Mater Domini risulta essere punto di riferimento per tutto il meridione d'Italia, con pazienti provenienti - 20% del totale - dal Lazio alla Sicilia.

 

A fronte di una richiesta sanitaria in continua crescita, in Italia come a Germaneto, necessita aumentare l'offerta delle donazioni con una più incisiva sensibilizzazione del territorio. Aned, conscia del problema, il 31 ottobre ha programmato un meeting a Catanzaro per sensibilizzare ulteriormente la popolazione  e approfondire la conoscenza del recentissimo DCA 167 del 20 settembre 2018 relativo alla riorganizzazione della rete trapianti calabrese e procurement organi e tessuti. Su questo decreto , gli oltre trecento trapiantanti calabresi depongono tutte le speranze per una inversione positiva immediata sulla donazione organi e tessuti in Calabria».

 

l.c.

 

Giornalista
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