Reggio, Sapia (M5s): «Il primario di Ginecologia va rimosso, non ha i requisiti»

Il deputato pentastellato ha presentato un esposto alla Procura e alla Corte dei conti: «Non ha maturato gli anni di servizio richiesti dalla legge in quanto non ha mai lavorato all’ospedale di Catanzaro»

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di Redazione
25 ottobre 2018
17:16

«L'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria deve procedere all'immediata revoca del primario di Ginecologia e Ostetricia, in quanto privo dei requisiti di servizio richiesti dalle norme vigenti». Lo afferma il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che «nel merito - riporta una nota - ha presentato un esposto alle Procure di Reggio Calabria e della Corte dei conti, al direttore generale dimissionario del Grande ospedale metropolitano reggino, Frank Benedetto, e al responsabile aziendale dell'Anticorruzione, Anna Curatolo».


«Ancora - aggiunge il parlamentare del M5s - l'Azienda ospedaliera di Reggio deve cancellare, come ovvio, il nominativo dell'inteso professionista dalla terna finale degli aspiranti al ruolo e formarne una nuova con il subentro del quarto classificato al recente concorso pubblico per l'incarico. Infine, ha il dovere di procedere, come ha fatto l'Asp di Vibo Valentia a proposito di un'analoga vicenda denunciata dalla collega deputata Dalila Nesci, all'immediata nomina del nuovo direttore del reparto in questione».



Sapia ha poi definito «singolare» il fatto che, «investita del caso proprio da me, l'Azienda ospedaliera reggina abbia del tutto e ripetutamente ignorato un documento dell'ospedale Pugliese-Ciaccio, espressamente citato, in cui si certifica che l'attuale primario incaricato da Benedetto non è mai stato dipendente dell'ospedale catanzarese e, pertanto, come avevo scritto, non ha maturato gli anni di servizio richiesti dalla legge quale dirigente medico di primo livello al fine di concorrere quale primario. Ho ritenuto essenziale informare immediatamente il ministro della Salute, Giulia Grillo. Adesso vedremo, carte alla mano e con buona pace del governatore Mario Oliverio, chi e perché abbia spacciato la fake news, di cui dovrà rispondere nelle sedi istituzionali competenti».

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