Marrelli Hospital, Salerno: “Scura e Urbani inviati speciali per la colonizzazione della Calabria”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere regionale Nazzareno Salerno, diretta contro il duo commissariale Scura-Urbani per il caso del Marrelli Hospital
23 luglio 2015
16:32

Ho ritenuto di prendere parte, garantendo il mio pieno e convinto sostegno, alla manifestazione organizzata a Roma dal Comitato Pro Marrelli Hospital in quanto ritengo urgente ed indispensabile mettere in campo tutte le azioni utili a produrre lo sblocco di una situazione che genera problemi e disagi ai cittadini. Appare infatti incomprensibile l’atteggiamento dei Commissari Massimo Scura e Andrea Urbani che si ostinano a rimanere arroccati su posizioni che non giovano ai calabresi. È inspiegabile la negazione degli effetti positivi che il Marrelli Hospital riuscirebbe a generare sia dal punto di vista prettamente sanitario, con i servizi che sarebbero offerti ai pazienti e le minori difficoltà cui dovrebbero fra fronte le rispettive famiglie, sia dal punto di vista occupazionale, con la creazione di posti di lavoro per operatori del settore specializzati da parte di un’azienda seria. Ecco perché non bisogna arrendersi al cospetto dell’arroganza, dei silenzi e dei ‘no’ di chi dimostra di non comprendere le esigenze della popolazione e, anzi, occorre portare avanti con decisione una battaglia di civiltà. I calabresi non possono accettare dinieghi provenienti da chi attua una disparità di trattamento e penalizza i malati: c’è un diritto alla salute da difendere e c’è una giustizia da rispettare. Pertanto, sono e sarò sempre al fianco di chi chiede solo di potersi curare nella propria terra e non accetta di piegarsi alle logiche di chi non conosce questa regione e non agisce nell’interesse della Calabria. Oggi presso gli Uffici del Tavolo di Verifica (ex Massicci) non c’era alcun rappresentante della Regione Calabria: erano presenti solo i due inviati speciali per la colonizzazione, ovvero i Commissari Scura e Urbani, che hanno proseguito sulla loro linea. Ancora una volta sono costretto a chiedere le loro dimissioni e, nel contempo, uno scatto d’orgoglio del presidente Mario Oliverio e dell’intero Consiglio regionale affinché si intervenga subito per porre fine al processo di indebolimento della Sanità.

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